18 Novembre 2025

ENNA.  Sinergia tra medico di famiglia, pediatra e fisiatra.

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Tale sinergia  per la diagnosi precoce delle patologie dell’accrescimento: i medici fanno rete Sinergia tra medico di famiglia, pediatra e fisiatra per la diagnosi precoce delle patologie dell’accrescimento: focus sulla scoliosi, il fine dell’evento formativo tenutosi sabato 27 settembre presso l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Enna, si palesa già nello stesso titolo: creare una rete di collaborazione che parta dalla medicina sul territorio e arrivi alla medicina ospedaliera con gli specialisti, con l’obiettivo comune di affrontare una problematica sociale che riguarda una buona percentuale della popolazione giovanile. La scoliosi interessa circa il 2-4 per cento della popolazione in età scolare, con maggiore incidenza nei soggetti di sesso femminile e, nell’80 per cento dei casi, si tratta di forme idiopatiche. “I fattori scatenanti si rintracciano soprattutto – come ha spiegato il professore Andrea Praticò, associato di Pediatria dell’Università Kore – nei rapidi cambiamenti staturo-ponderali (con un picco nell’età puberale) nella maturazione muscolo-scheletrica incompleta ma anche negli atteggiamenti posturali scorretti dovuti ad esempio all’intensivo utilizzo della tecnologia”. È pertanto fondamentale definire il ruolo del pediatra (e del medico di medicina generale) come primo osservatore; fare dunque diagnosi, riconoscere le principali condizioni cliniche da intercettare, con metodi immediati come il “Test di Adams” e stabilire criteri univoci di invio allo specialista. Il pediatra di libera scelta, come il medico di medicina generale, deve dunque fare diagnosi, con un’attenta attività di screening e riferire alla rete territoriale, “senza perdere di vista anche l’appropriatezza della prescrizione”, ha sottolineato la dottoressa Noemi Rinaldi, medico di Medicina Generale. “Quello trattato nel corso di formazione è un tema di grande rilevanza clinica, su cui oggi portiamo l’esperienza del nostro ambulatorio di “Patologie dell’accrescimento” all’interno dell’Unità operativa di Recupero e Riabilitazione Funzionale, dell’ospedale Umberto I di Enna, che ad oggi ha all’attivo 10 mila accessi. L’ambulatorio si occupa di promuovere diagnosi precoci, follow-up e percorsi terapeutici adeguati affinché si possano prevenire deformità permanenti e complicanze funzionali.”, ha dichiarato la dottoressa Maria Tiziana Di Leo, dirigente medico di Fisiatria, all’Umberto I di Enna. L’ambulatorio attivo tutti i giovedì pomeriggio presso il nosocomio ennese risulta essere un valido alleato per i medici di Medicina generale e i pediatri che trovano in esso il riscontro necessario per i propri pazienti. All’ambulatorio infatti si può accedere previa ricetta medica e prenotazione al CUP dell’Asp oppure chiamando in reparto. “La presa in carico del giovane paziente con scoliosi, necessita di un percorso integrato che oggi ad Enna trova concretezza nell’ambulatorio dedicato alle patologie dell’accrescimento”, afferma Francesco Pegreffi, professore ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa all’interno Università Kore e responsabile dell’Unità operativa di Recupero e Riabilitazione Funzionale dell’Umberto I:“Una realtà che nasce dall’eccellenza organizzativa dell’Asp e dalla sua direzione strategica, sempre pronta all’ascolto e al supporto, e che si rafforza attraverso un rapporto vincente e in continuo dialogo con l’Università Kore, la cui governance attenta e lungimirante garantisce opportunità formative di altissimo livello agli studenti di Medicina e Chirurgia e delle Professioni Sanitarie. A completare questa sinergia si aggiunge l’Ordine dei Medici di Enna, casa dei medici che operano sul territorio e che rappresentano i pilastri del percorso terapeutico del giovane paziente. È da questa integrazione che nascono percorsi condivisi capaci di rispondere ai bisogni dei cittadini di Enna e di rafforzare la qualità del sistema sanitario territoriale”. “Per prevenire e trattare la scoliosi, le patologie dell’accrescimento e le sue complicanze – ha dichiarato il presidente dell’OMCeO, Renato Mancuso – è essenziale un approccio integrato e multidisciplinare. Questo percorso si avvale di tutte le figure sanitarie disponibili, promuovendo una collaborazione sinergica tra ospedale e territorio per garantire cure efficaci. È per questo che l’Ordine di Enna organizza eventi formativi come quello di oggi, capace di mettere i professionisti della sanità in rete tra loro”. GAETANO MILINO

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