Barrafranca. Interrogazione sull’assegnazione del bene confiscato alla criminalità organizzata all’Associazione Culturale Officina di José Trovato
Di seguito il testo dell’interrogazione presentata dal gruppo Legalità e Speranza così come pervenuto alla redazione.
– Al Presidente del Consiglio Comunale
– All’Assessore alla Trasparenza Dott. Giuseppe Mattina
Oggetto: Interrogazione a risposta scritta e orale ai sensi del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale sull’assegnazione del bene confiscato alla criminalità organizzata, sito in Via Pasubio, all’Associazione Culturale Officina di Josè Trovato.
I sottoscritti Consiglieri Comunali, avvalendosi del diritto di iniziativa dei consiglieri sugli argomenti di competenza del Consiglio;
PRESO ATTO:
-Che con Delibera di Giunta N° 38 del 05-04-2024 è stato assegnato il bene confiscato alla mafia ed appartenente al patrimonio indisponibile dell’Ente, individuato dal codice “I-EN-179567” (Lotto 4) consistente in una porzione di fabbricato sito nella Via Pasubio di Barrafranca, di superficie totale di mq. 63, individuato al N.C.E.U. al foglio 13, particella 4763, sub 2, all’Associazione Culturale Officina, con sede legale in Via Vitale n. 25 a Gagliano Castelferrato (EN), con Codice Fiscale 91057620865 e P.IVA 01283350864, rappresentata da Trovato Josè, nato a Milano il 01/01/1979 e residente a Gagliano Castelferrato (EN) nella stessa Via Vitale n. 25, giusta procura speciale ricevuta dal rappresentate legale dell’associazione, Palmisano Giusi.
-Che nella Delibera di Giunta N° 38 del 05-04-2024 dalla documentazione allegata alla domanda di assegnazione si evince la descrizione delle attività che l’Associazione intende svolgere e le finalità che si propone di perseguire con l’assegnazione del bene che possono essere riassunte in due momenti salienti :
● attivazione di una rubrica fissa, della durata di 6 ore al giorno per tre giorni alla settimana, integralmente trasmessa in diretta attraverso i canali social, nella quale verrà data lettura di ampi passi di libri di mafia e di impegno civile;
● la sede sarà luogo di promozione per iniziative con le quali affermare un nuovo concetto di opposizione culturale alla mentalità mafiosa.
CONSIDERATO:
-Che in seguito allo scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazione mafiosa si sia reso necessario aprire una nuova stagione improntata all’educazione alla legalità. A tal proposito l’ Amministrazione Comunale ha pensato bene di assegnare un luogo simbolo come lo studio confiscato al boss Raffaele Bevilacqua all’Associazione culturale Officina con l’obbiettivo di: «utilizzare questo spazio per educare le giovani generazioni sulla mafia, leggere libri insieme e ospitare persone impegnate in questa causa. Prevedono di fare almeno 18 ore di diretta a settimana da Barrafranca per discutere di questi argomenti»;
-Che lo stesso beneficiario, il giornalista Josè Trovato, ha dichiarato in un articolo apparso su Vivienna che: «Il nostro piccolo giornale online sarà il primo in Italia a gestire un bene confiscato alla criminalità organizzata. Lo apriremo alle scuole. Diremo ai ragazzi chi era il vecchio proprietario. Spiegheremo perché la sua famiglia mafiosa ha perso e lo Stato ha vinto. L’obiettivo è fare almeno 18 ore di diretta a settimana da Barrafranca per parlare di mafia, leggere libri insieme e ospitare persone impegnate su questo fronte»;
-Che il Sindaco Avv. Giuseppe Lo Monaco, nello stesso articolo apparso su Vivienna parla di un «cambiamento di rotta rispetto al passato». Inoltre, afferma che: «Abbiamo affidato all’Ist. Giovanni Falcone un fondo agricolo e ora assegniamo all’associazione culturale Officina lo studio dell’avvocato Bevilacqua. Per decenni i beni confiscati sono rimasti inutilizzati. Abbiamo impresso un’accelerazione, perseguendo fini sociali e d’interesse collettivo.».
-Che ad oggi, dopo 14 mesi dalla delibera di assegnazione, nessuna delle attività previste è stata realizzata.
INTERROGANO
l’Assessore alla trasparenza Dott. Giuseppe Mattina con risposta scritta e orale a relazionare:
-sui motivi del mancato assolvimento degli obblighi che l’associazione culturale Officina si impegnata a realizzare per il bene della comunità barrese;
– Se il dottor Trovato ha comunicato all’ Amministrazione Comunale eventuali giustificazioni sul mancato inizio delle attività previste dal progetto;
– Se e quali iniziative l’Amministrazione Comunale ha intrapreso nei confronti della inadempiente Associazione culturale Officina;
– Sono giunte segnalazioni informali circa una possibile omissione da parte dell’Amministrazione Comunale sulla questione in oggetto, il che ha spinto ulteriormente i sottoscrittori a formulare la presente interrogazione al fine di rendere edotta l’intera comunità di Barrafranca sullo stato reale dei fatti.
Infine, ritenuto che l’educazione alla legalità abbia una rilevanza sociale, civile e culturale di primaria importanza per la formazione di una nuova coscienza collettiva improntata al rispetto della dignità della persona unitamente alla salvaguardia della Bene Comune, auspichiamo che la S.V. si adoperi per la realizzazione del suddetto progetto verificando se vi sono gli estremi per scindere la convenzione con l’associazione culturale Officina per inadempienza dei termini contrattuali e procedere a una nuova assegnazione del bene confiscato.
Si chiede che la presente interrogazione venga inserita al primo consiglio comunale utile.
Barrafranca li, 21/08/2025
Il Gruppo Consiliare Legalità e Speranza