13 Giugno 2025

Condanna dell’arrembaggio alla nave umanitaria Freedom Flotilla

Freedom Flotilla nave arrembaggio
L’Associazione Don Bosco 2000 esprime profonda preoccupazione e ferma condanna per quanto avvenuto nelle scorse ore nel Mediterraneo, dove la nave Madleen della Freedom Flotilla Coalition, salpata da Catania con a bordo aiuti umanitari destinati alla popolazione di Gaza e 12 attivisti disarmati, è stata intercettata e abbordata con la forza dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF).
Si tratta di un gesto inaccettabile, che rappresenta una palese violazione del diritto internazionale e umanitario, nonché un attacco alla solidarietà tra i popoli, al diritto all’assistenza umanitaria e alla libertà di coscienza e di espressione. Colpire una missione di pace, con a bordo operatori e attivisti civili, significa colpire la speranza stessa di costruire ponti tra le nazioni, specialmente in un tempo in cui le ferite della guerra sono sempre più profonde.
Condanniamo con forza l’uso di droni, sostanze irritanti e l’impiego della forza militare per impedire l’arrivo di aiuti salvavita a una popolazione stremata da mesi di bombardamenti, assedi e privazioni. Esprimiamo piena solidarietà a tutti gli attivisti presenti a bordo, compresa l’attivista Greta Thunberg, e chiediamo che vengano immediatamente rilasciati e trattati con rispetto e dignità.
“La loro è una missione di pace, a bordo non hanno armi, ma cibo e aiuti per una popolazione che da mesi è privata di tutto. La loro missione è un segnale di protesta contro l’assedio imposto da Israele, non un attacco a quest’ultimo. A bordo ci sono farina, riso, kit per rendere l’acqua potabile, latte in polvere, pannolini, assorbenti per le mestruazioni, stampelle, protesi per bambini e altre forniture mediche. Un aiuto che non risolve la situazione, ma che mirava a dare supporto” sottolinea Agostino Sella.
La sicurezza non si costruisce con la repressione, ma attraverso il dialogo, la cooperazione e la tutela dei diritti umani universali.
“Nel nostro impegno quotidiano per la pace, l’accoglienza e la giustizia sociale, ribadiamo che ogni popolo ha diritto alla vita, alla libertà e alla dignità. Chiediamo alla comunità internazionale e alle Nazioni Unite di intervenire con urgenza per condannare l’episodio, tutelare gli attivisti e garantire corridoi umanitari sicuri verso Gaza. La solidarietà non è un crimine, ma un dovere morale”, conclude Agostino Sella, presidente di Don Bosco 2000.

Categorie