CATANIA. Residente in Sicilia, chiede alla Regione il rimborso del 50 % del prezzo di voli mai effettuati. Disposto il sequestro di 86 mila 340,96 euro.

Il sequestro effettuato dal Nucleo Speciale Polizia Valutaria – NSPV – della Guardia fdi Finanza su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania. In esito ad una complessa attività di indagine, coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, Il Nucleo Speciale Polizia Valutaria – NSPV – ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso d’urgenza nei confronti di un soggetto indagato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e autoriciclaggio per avere prodotto documentazione falsamente attestante viaggi aerei sul territorio nazionale al fine di ottenere il rimborso di quota parte del costo dei biglietti spettante ai residenti nella Regione Sicilia. “Il soggetto, uno studente ventiseienne, – si legge nel comunicato stampa della Procura della Repubblica di Catania – avrebbe avanzato, attraverso la piattaforma online SICILIAPEI – Bando Caro Voli – richieste di rimborso di biglietti aerei per un ammontare complessivo pari a quasi 180.000 € riuscendo ad ottenerne più di 86.000 prima che la stessa Regione bloccasse le ulteriori elargizioni in attesa di verifiche più approfondite, presentando, al contempo, una denunzia all’Autorità Giudiziaria”. Le indagini svolte hanno permesso di acquisire, pur allo stato degli atti ed in relazione ad una fase processuale che non ha ancora consentito l’intervento della difesa e fermo restando la presunzione d’innocenza dell’indagato valevole ora e fino a condanna definitiva, elementi che dimostrerebbe come lo stesso abbia posto in essere una sequela di artifici accurati idonei a trarre in errore la Pubblica Amministrazione contando sul fatto che i mandati di pagamento sono collettivi e che le autorizzazioni ai rimborsi riguardano un novero di soggetti tali da non fare emergere subito cifre “fuori scala”. L’indagato avrebbe, specificatamente, prodotto, attraverso software di grafica e scrittura, carte di imbarco finemente contraffatte riproducenti non solo ogni dettaglio dei documenti originali, ma anche il QR Code che ne identifica univocamente le caratteristiche. A fronte di ciò, i finanzieri hanno dovuto vagliare ogni singola istanza al fine di verificare l’attendibilità dei singoli documenti presentati al fine di evidenziare tutte le discrasie con gli originali, accertando come, per il solo mese di ottobre 2024, lo studente avrebbe richiesto ed ottenuto il rimborso di N° 892 pratiche per voli eseguiti in quel mese, ricevendo contributi per euro 66.900,00 in relazione ad istanze relative a viaggi aerei nazionali eseguiti, almeno cartolarmente, nello stesso giorno e su più tratte contemporaneamente o, comunque, in un lasso temporale “incompatibile, con la presenza del medesimo soggetto su due diversi aeromobili”. Inoltre le carte di imbarco si sono rivelate inesatte per diversi particolari relativi alla veste grafica e all’impaginazione. Alla fine dell’attività di verifica, solo tre carte di imbarco e relativi rimborsi, si sono dimostrati legittimamente richiesti. Le indagini hanno permesso inoltre di ricostruire le movimentazioni finanziarie attraverso cui l’indagato avrebbe incassato il denaro e, successivamente, come lo avrebbe reinvestito in Titoli si Stato e in fondi assicurativi poi smobilizzati allo scopo di incamerare ulteriori profitti. In considerazione delle complesse modalità di reimpiego del denaro, ravvisata l’urgenza, “la Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, ha, quindi, emesso un decreto di sequestro del saldo dei conti correnti e del conto titoli riconducibile all’indagato fino alla concorrenza dell’illecito profitto, quantificato in € 86.340,96”. GAETANO MILINO