BARRAFRANCA. Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Le celebrazioni nella Chiesa Madre Santa Maria della Purificazione.

BARRAFRANCA. Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Le celebrazioni nella Chiesa Madre Santa Maria della Purificazione.

- in Barrafranca

“Dio cammina con il Suo Popolo”. E’ lo slogan per tale evento. Il programma: Domenica 6 ottobre 2024 ore 19,00: Santa Messa presieduta da Monsignor Rosario Gisana, vescovo della Diocesi di Piazza Armerina, e concelebrato dal clero di Barrafranca. Per l’occasione sono state sospese tutte le messe nelle altre chiese di Barrafranca. La Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato viene celebrata una volta l’anno ed è accompagnato da un messaggio. Per il 2024 il messaggio “Dio cammina con il Suo Popolo”. Ogni anno l’Ufficio Diocesano “Migrantes” – di cui è Direttore Don Osvaldo Brugnone, parroco della Chiesa Madre di Pietraperzia – sceglie un paese della Diocesi dove celebrare la “Giornata del Migrante e del Rifugiato”. Per il 2024 la scelta è caduta su Barrafranca. Dopo la celebrazione della santa Messa, seguiranno delle testimonianze, tra cui quella di un ragazzo africano di nome Amarà. Lui vive in Africa insieme alla sua famiglia e racconterà di quello che fa in Africa. Al termine, un rinfresco nello slargo ex chiesa San Giuseppe. Tra i presenti alle celebrazioni, il sindaco Giuseppe Lo Monaco, la Giunta Municipale e numerose autorità. Don Osvaldo Brugnone dichiara: “L’Ufficio Migrantes si occupa di sensibilizzare la comunità cristiana allo spirito dell’Accoglienza, dell’Integrazione e dell’Inclusione”. “E’ molto interessante – aggiunge don Osvaldo – che quest’anno – insieme all’Associazione “Don Bosco 2000” – abbiamo pensato di raccogliere di dei fondi per la costruzione di un dispensario che stanno costruendo in Africa. Tale struttura, sullo stile di un ospedale, sarà realizzata in un villaggio africano per consentire agli abitanti di ricevere le cure mediche ed essere assistiti in maniera adeguata”. “E’ una Giornata di Sensibilizzazione in cui ci dobbiamo chiedere anche che cosa può fare concretamente ognuno di noi”. Don Osvaldo Brugnone conclude: “Saranno presenti il sindaco di Barrafranca Giuseppe Lo Monaco e tutta l’Amministrazione Comunale perché Chiesa e Politica dobbiamo camminare insieme”. Mara Furbo, una ragazza che lavora nella Associazione “Don Bosco 2000” dichiara: Amarà Toura e Maimoon Abuda si inseriscono nel contesto della cooperazione circolare, un modello sviluppato dalla Associazione Don Bosco 2000 che permette di portare sviluppo nei Paesi di origine dai quali arrivano i migranti che ogni giorno accogliamo qui”. “La Migrazione Circolare – aggiunge Mara Furbo – ci ha permesso di fare arrivare, qui in Italia, Amarà e Maimoon – insieme ad altri Cooperanti Circolari che si sono succeduti nel tempo – grazie ad un visto regolare. Questi Cooperanti Circolari vengono a formarsi in Italia su rendicontazione, contabilità, progettazione e imparano meglio l’italiano e vengono sensibilizzati sui rischi di viaggio”. “Al ritorno nei loro Paesi di origine – dice ancora Mara Furbo – riportano tutte queste loro competenze ai loro fratelli africani e permettono, così, di portare sviluppo, nelle loro terre di origine, offrire un lavoro sicuro ed evitare i rischi di una migrazione forzata”.   E aggiunge: “Amarà e Maimoon, in questo momento, si trovano qui per un progetto importante. Amarà è il responsabile dell’Associazione Don bosco 2000 in Senegal. Lui ha sviluppato il progetto per la costruzione del dispensario di Velingara Pont, (ndr in Senegal) insieme all’architetto e al direttore Ufficio Progettazione e Comunicazione   per costruire un dispensario dislocato dall’oratorio dove adesso si trova e permettere a quante più persone, mamme e bambini possibili di avere una prima assistenza sanitaria sicura”. Mara Furbo dice ancora: “Pe questo motivo è nata la Campagna ‘Donare chi dona’, che – in questi giorni – ci sta vedendo impegnati in molti comuni siciliani per sensibilizzare anche la popolazione a raccogliere quanti più fondi possibili per la costruzione del nuovo dispensario. “Maimoon, nel frattempo, si sta preparando e formando, insieme all’Ufficio Rendicontazione, sulla propria mansione: lei contabilizza e rendiconta tutte le attività che si svolgono in Senegal tra orti, il pollaio, l’oratorio, la prima colazione”.  “Mara Furbo conclude: “Quello della Cooperazione Circolare è un processo importante che ci sta permettendo di portare sviluppo in Senegal, Gambia e Mali con particolare attenzione a donne e bambini in condizioni di fragilità”. GAETANO MILINO        

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