PIETRAPERZIA. Aperto l’Anno Giubilare per i 300 anni di titolazione della Confraternita “Preziosissimo Sangue di Cristo”.

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Le celebrazioni iniziate con una solenne Liturgia Eucaristica presieduta da Monsignor Rosario Gisana – vescovo della diocesi di Piazza Armerina – e concelebrate dal clero locale: Don Osvaldo Brugnone, Don Giovanni Bongiovanni e Don Giuseppe Rabita, rispettivamente parroci di “Madrice-Santa Maria Maggiore”, “Santa Maria di Gesù” e “Madonna delle Grazie”.  L’anno Giubilare per la titolazione della Confraternita “Preziosissimo Sangue di Cristo” si concluderà il 6 luglio 2025. L’altare allestito in piazza Vittorio Emanuele, davanti alla chiesa Santa Maria di Gesù.

A sinistra dello stesso altare, lo stendardo di colore rosso della confraternita “Preziosissimo Sangue di Cristo” di Pietraperzia e un pannello con la scritta “In cammino verso il 300° anniversario di titolazione della Confraternita Preziosissimo Sangue di Cristo”. In paese sono arrivate le Confraternita di Barrafranca, la “Preziosissimo Sangue di Cristo” di Mazzarino e Gaetano di Venti, Presidente del Coordinamento diocesano per le confraternite. Tra i presenti, i Governatori delle confraternite cittadine Giuseppe Maddalena (“Maria Santissima del Soccorso”), Vincenzo Calì (“Madonna del Rosario”) e Giusy Marotta (“Figlie di Maria Santissima Addolorata”).  Nelle prime file, la confraternita “Preziosissimo Sangue di Cristo” di Pietraperzia, Governatore Filippo Rizzo. Tra le autorità presenti, la vicesindaca Angelica Zarba, l’assessora Rosalba Ciulla e la vicepresidente del consiglio comunale Mariella Tamburello. Ad accompagnare la celebrazione eucaristica, il Coro “Magnificat” di Barrafranca. Monsignor Rosario Gisana, ad apertura delle celebrazioni ha spiegato il significato del termine Giubileo. Ad assistere e partecipare alla Santa Messa, tantissimi fedeli.

Il Vangelo era quello dell’Ultima Cena. Monsignor Rosario Gisana, all’omelia, ha detto: “Dal Vangelo abbiamo appena ascoltato che il Sangue di Gesù evoca una Nuova Alleanza. Alla luce delle parole ascoltate, sappiamo che esiste una vecchia alleanza, quella con Mosè (ma ancor prima quella con Noè)”. “Qui, con Geremia – ha continuato il presule – si fa strada una nuova alleanza che rassomiglia a quella di Gesù. Il profeta predisse una forma di alleanza molto singolare: Dio avrebbe scritto nei cuori di tutti noi la Sua Parola. In realtà l’aveva già fatto perché quando creò Adamo ed Eva lasciò, in questo atto creativo, il segno della Sua Presenza”. “Rivestì il soffio di Dio prima della Sua Parola – ha continuato Monsiglor Gisana – che ancora anima la nostra vita che ci fa andare avanti”. “Io penso che – ha continuato Monsignor Gisana – tutte le volte che noi troviamo la capacità di saperci rialzare nei momenti più difficili della vita, tutto questo si riconduca a quel soffio che ci portiamo dentro, questo soffio di Dio”. Il vescovo ha poi detto: “Il Preziosissimo Sangue di Gesù è veramente la nostra Speranza L’Allenza che ha voluto Dio – anzitutto quella antica – pensiamo ai vari attori protagonisti (Abramo, Mosè, Noè, Gesù) –  è  un’alleanza molto particolare. I patti, in genere, si fanno tra chi è inferiore con chi è superiore. Invece l’Alleanza di Dio è un’Alleanza particolare perché è Lui che prende l’iniziativa; non è il popolo di Israele, non è l’Umanità, non siamo noi che prendiamo l’iniziativa e chiediamo a Dio – superiore a tutti noi – di fare un patto. Invece no; l’iniziativa la prende Dio e questo è veramente molto bello e significativo perché il Signore viene incontro a noi. Io penso che, in questo significato di Alleanza, sia sottesa l’opera dell’Incarnazione – che abbiamo vissuto con il Verbo Incarnato nella persona di Gesù di Nazareth – perché l’iniziativa è veramente del Signore.

E tutto questo richiama un’altra forma di patto, anche se non è propriamente intesa in termini, quando Gesù, nel Vangelo di Giovanni, afferma – parlando ai discepoli – che è Lui che ha preso l’iniziativa e a chiamarli, a mandarli, ad accompagnarli, ad entrare nella loro vita attraverso il Suo Amore. Questa è l’Alleanza. E questo credo che sia, per noi molto bello e forte”. “Da questo momento in poi – ha continuato Monsignor Gisana – noi siamo partner di questa Alleanza con Dio il quale, nei nostri confronti, ha riversato nei nostri cuori, il Suo Amore, l’Amore di Gesù. E quindi questo significa che noi dobbiamo prendere consapevolezza che tutti noi custodiamo il Soffio di Dio, l’Amore di Dio che noi abbiamo conosciuto in Gesù. Questo vuole significare per noi un impegno di fraternità, di accoglienza, di comunione. Chiediamo al Signore, in questo Giubileo dedicato al Preziosissimo Sangue di Cristo, d testare in noi la consapevolezza di essere custodi del Suo Amore perché lo ha riversato nei nostri cuori attraverso il dono dello Spirito, il Battesimo”.

Monsignor Gisana ha poi spiegato il triplice significato che l’Apostolo Paolo dà al Preziosissimo Sangue di Cristo. Il presule ha poi concluso: “Per il Sangue di Gesù, noi possiamo incontrare Dio anche con il nostro peccato. Questa nuova alleanza non soppianta quelle precedenti ma le porta a compimento. Dio prende l’iniziativa e questo è segno del Suo Amore”.  Dopo il Credo, la confraternita “Preziosissimo Sangue di Cristo” di Pietraperzia ha rinnovato la promessa di adesione alla Confraternita. Per fare fronte ai numerosissimi fedeli che si sono accostati alla Comunione, l’Eucaristia è stata distribuita, in tre file, dal vescovo Monsignor Rosario Gisana, da Don Osvaldo Brugnone e da Don Giuseppe Rabita. Al termine della celebrazione eucaristica, Filippo Rizzo, Governatore della Confraternita “Preziosissimo Sangue di Cristo”, di Pietraperzia ha letto il seguente messaggio: “Eccellenza Reverendissima, mi aggrada porgerLe un sentito grazie a nome mio e della confraternita, che mi onoro di guidare. Come gruppo confraternale, oggi iniziamo un cammino che si concluderà il 6 luglio del 2025, giorno del 300esimo anno di titolazione della nostra confraternita, già della sciabica, (documento 1708-1722) al Preziosissimo Sangue di Cristo. La confraternita fu fondata dai padri Riformati di San Francesco, presenti in questa chiesa e nell’attiguo convento dal 1636 al 1820. Nello statuto del 1725, ritrovato all’archivio di stato di Caltanissetta, si evince che la confraternita si riuniva con cadenza settimanale nel giorno della domenica per curare la formazione spirituale seguita dalla celebrazione eucaristica. Nello stesso si legge che ai Frati venne donata da Roma una reliquia, consistente in un lembo del manto di Maria bagnato dal sangue di Cristo. Questo gesto, stando a quanto riportato nei documenti, fu motivo di maggiore devozione al punto che decisero di Titolare la confraternita al Preziosissimo Sangue. In questa chiesa fu collocato un pregevole crocifisso della scuola di fra’ Umile da Petralia, la di cui cappella era in uso alla confraternita del Preziosissimo Sangue di Cristo così come testimoniato da Padre Dionigi da Pietraperzia nella sua “Relazione critico-storica etc…” data alle stampe nel 1776. Sempre da Fra’ Dionigi giunge notizia che il Barone Michele Cravotta e la moglie Angela Maria Balistreri dotarono di un perpetuo la suddetta cappella che la confraternita poteva utilizzare per le necessità dei fratelli meno fortunati. Eccellenza reverendissima, celebrare un anniversario per noi deve significare fare memoria del passato, ringraziare Dio per i doni ricevuti e continuare a percorrere, con fiducia e ottimismo, le vie che la Provvidenza ci prepara. Un momento commemorativo non può essere considerato come mera rivisitazione storica, ma le ricorrenze ci invitano migliorarci, a riflettere sul passato e a stabilire obiettivi di crescita per il futuro.

Oggi siamo qui riuniti a fare comunione, proprio perché abbiamo scelto di vivere la nostra vita secondo gli insegnamenti evangelici, scelta sicuramente non facile. Dio, come dice Papa Francesco, chiama a scelte definitive: essere cristiani non è una proposta culturale alla quale si decide di aderire o meno, ma una scelta di vita. Seguire Gesù, una persona che cambia completamente il nostro cuore con la forza del suo amore, solo vivendo di lui e con Lui riusciremmo ad essere trasparenza della sua immagine. Colgo l’occasione per ringraziare i sacerdoti di Pietraperzia che si adoperano per far conoscere, amare e servire Dio, l’amministrazione comunale e il sindaco Salvuccio Messina, il Maresciallo Geraci e tutte le forze dell’ordine. Ringrazio di cuore don Valerio Sgroi, delegato per le confraternite, Gaetano Di Venti presidente del coordinamento diocesano per le confraternite, tutte le confraternite di Barrafranca, Mazzarino e in particolare i confratelli del Preziosissimo Sangue. Ringrazio loro per la disponibilità e li invito ad affidarsi, assieme a me, alla provvidenza per far sì che possano nascere collaborazioni feconde della Spiritualità che ci accomuna. Ringrazio le confraternite di Pietraperzia Maria SS del Soccorso, del Rosario e dell’Addolorata, con le quali, da due anni, cerchiamo insieme di crescere nella comunione e nella carità attraverso un cammino di formazione comunitario.

E per ultimo un grazie al coro magnificat, non solo per averci aiutato con i canti a pregare ma soprattutto per quello che ogni giorno mi danno nel nostro essere famiglia in Cristo: dico con fierezza che la vostra testimonianza e la nostra preghiera sono per me fonte di ispirazione e incoraggiamento nel seguire le vie del Signore. Grazie a tutti per aver condiviso con noi questo momento di gioia. Abbiamo accolto la Sua persona in mezzo a noi con fede, come segno di Cristo, Pastore e Sposo. a Lei assicuriamo le nostre preghiere, affinché possiamo fare ancora comunione, alla SS Trinità chiediamo la grazia di concederci a noi e a Lei l’amore del Crocifisso e La luce del Risorto, per riuscire in questo contesto storico a vivere la vita con l’amore che ci è stato dato, mettendolo al servizio dei fratelli immagine di Cristo e con la luce che attingiamo dal Risorto ad illuminare il mondo. Sabato prossimo alle ore 18:00 iniziamo il nostro cammino con un primo incontro, rifletteremo sulla Testimonianza della Carità e riflesso sociale delle Confraternite ci aiuterà nella riflessione Padre Salvatore Vacca dell’O.F.M Guardiano del Santuario di Gibilmanna siamo tutti chiamati a partecipare”. GAETANO  MILINO.