L’esigenza di comunicare il nostro punto di vista come gruppo consiliare “Legalità e Speranza” nasce dopo l’imbarazzante intervento del vicesindaco Filippo Faraci in occasione del consiglio comunale di mercoledì, il quale ha strumentalizzato una “mozione di indirizzo” che voleva essere un’occasione di confronto, trasformandola in un pretesto per gettare fango sulle precedenti amministrazioni, di cui peraltro ne è anche stato protagonista, offendendo l’intelligenza di chi oggi ricopre dignitosamente il ruolo di opposizione, facendo passare il concetto di trovarsi difronte persone incapaci di elaborare un proprio pensiero critico.
Tale reazione è ben lontana dalla nostra idea di politica, alla critica politica non si risponde con l’offesa personale!
Segno evidente di una immaturità dialettico/istituzionale, connotata dalla tipica consuetudine a denigrare da chi cerca invece un dialogo autentico, lo stesso dialogo tanto predicato a parole dalla maggioranza, ma poi smentito nei fatti.
Dopo le parole inappropriate del Vicesindaco per correttezza ci saremmo aspettati, quanto meno, una ripresa da parte del Presidente, che sin dall’inizio si é sempre proclamato super partes, ma come al solito, totale silenzio, sebbene il Vicesindaco sia andato di gran lunga fuori tema in merito al punto trattato.
Riteniamo importante ribadire che nessuno può permettersi di sminuire il nostro operato, nonché la nostra intelligenza, perché abbiamo piena contezza di quello che facciamo, che certamente può essere oggetto di critica, ma utilizzando termini consoni ed adeguati ai ruoli rivestiti, nel rispetto dell’istituzione che siamo qui a rappresentare su mandato dei cittadini, la cui onorabilità non può essere messa in discussione.
Auspichiamo che tali atteggiamenti siano condannati da tutti coloro che, a prescindere dall’appartenenza politica, ritengono che i limiti della buona educazione istituzionale e del rispetto della persona siano stati ampiamente superati.
Ma si sa non esistono più le mezze stagioni…
