BARRAFRANCA. Lettera aperta ai genitori degli alunni dell'”IC Don Bosco”- Barrafranca.

BARRAFRANCA. Lettera aperta ai genitori degli alunni dell'”IC Don Bosco”- Barrafranca.

- in Barrafranca, Scuola

Riceviamo e pubblichiamo: “In qualità di docente dell’Istituto Comprensivo “Europa”, plesso “Giovanni Verga”, a nome della comunità educante di codesto Istituto, in merito alla lettera di sconforto resa pubblica dai genitori degli alunni dell’istituto “Don Bosco” che hanno espresso tutta la loro preoccupazione per il futuro ridimensionamento scolastico nel comune di Barrafranca, vorrei esprimere alcune riflessioni sulle considerazioni da loro espresse. Nella storia di Barrafranca, forse molti non lo sanno, l’ex scuola media “Don Milani ” e l’ex Scuola Media “Giovanni Verga” hanno sempre rappresentato, in qualità e quantità di alunni, due poli di uguale importanza, diversi solo per il bacino d’utenza conseguente alla loro ubicazione”. “La “Don Milani ” – si legge nello stesso documento – si caratterizzava per un edificio che non era idoneo ad ospitare molti alunni riuscendo a superare i limiti di questa condizione e la “Verga” , invece, per la sua struttura, rimasta invariata, dotata di locali idonei, palestra, cortile e che ospitava un’utenza più numerosa. Forse, i genitori che hanno espresso la preoccupazione per le sorti dei loro figli, non sanno neanche che, anni fa, le due scuole sono state accorpate diventando scuola unica, intitolata ” Verga-Don Milani” , con un corpo docenti unico, un solo Dirigente, un unico Ufficio di Segreteria e classi dislocate nei due edifici”. “Gli anni sono passati, – è scritto ancona nella stessa lettera – le due scuole sono diventate “Istituti Comprensivi “e, con alti e bassi, hanno dovuto affrontare con impegno non indifferente tutti i problemi della nuova condizione: un Dirigente per i tre segmenti di ciascun istituto, reggenze di Dirigenti di altri Istituti e conseguenti adattamenti organizzativi non sempre facili. Cosi come i docenti dei due Istituti hanno dovuto adeguarsi alle nuove realtà allargate, prepararsi ad ampliare il loro orizzonte professionale, impegnarsi a fondo per affrontare al meglio le problematiche educative- didattiche emergenti. La lettera continua: “I due Istituti hanno dovuto delineare meglio e in modo più approfondito le proprie offerte formative, sulla base delle esigenze degli utenti facendo leva sulle proprie risorse umane, professionali ed economiche , con la volontà precisa di fornire le risposte giuste alle molteplici esigenze presenti nel bacino di utenza, risultando, tutti e due, “laboratori aperti di cultura e di crescita umana e sociale, presidio di cittadinanza e legalità”. Tutte e due le istituzioni sono state “capaci di rendere efficaci ed efficienti i finanziamenti degli innumerevoli progetti”, a livello locale, regionale, nazionale ed europeo. Quindi parliamo di percorsi analoghi, con risultati analoghi in termini di efficienza ed efficacia , in risposta ad un’ utenza analoga: famiglie e alunni dello stesso territorio! Pertanto, in questa fase di incertezza per le sorti dei due Istituti, ritengo poco opportuno che si senta la necessità di ritenere uno dei due Istituti come punto di riferimento per l’intera comunità scolastica locale perché, se consideriamo i parametri di qualità indicati nella lettera dei genitori, questi stessi parametri sono indicatori di qualità anche dell’altro Istituto. A conclusione del documento si legge: “E poi se le considerazioni espresse sembrano proprio volere esprimere indisponibilità e chiusura verso qualsiasi tipo di ridimensionamento venga deciso dagli organi competenti, inviterei i genitori a riflettere su un altro aspetto: è sicuro che una eventuale unione fra le due Istituzioni scolastiche debba significare fare scomparire le caratteristiche peculiari delle due realtà già affermate ? Oppure al contrario, potrebbe dare vita ad un nuovo soggetto operante, più robusto e più forte, frutto di integrazione e condivisione , capace di affrontare meglio il compito da assolvere? Inviterei, quindi, tutti quelli che provano disorientamento e apprensione per il futuro ad attendere tutto quello che verrà con fiducia e con un pizzico di ottimismo. Non c’è bisogno di altro”. GAETANO MILINO

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