Guadagnuolo ha dedicato un’opera pittorica all’ultima canzone dei Beatles “Now and Then”

Guadagnuolo ha dedicato un’opera pittorica all’ultima canzone dei Beatles “Now and Then”

- in Arte Mostre Musei

L’artista Tranrealista Francesco Guadagnuolo noto per le sue opere interdisciplinari in cui s’incrociano l’arte visiva con la letteratura, il cinema e la musica contemporanea, ha dedicato una sua opera pittorica in occasione dell’uscita dell’ultima canzone dei Beatles “Now and Then”. Il brano scritto e cantato da John Lennon, poi sviluppato da Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr 43 anni dopo la morte di John Lennon e 54 anni dopo l’ultimo concerto dei Beatles.
La canzone rappresenta l’epoca storica del gruppo musicale, non solo nello stile musicale ma sociale e culturale. “Now and Then” imprime ancora e tuttora la personalità musicale dei Beatles. Dopo tanti anni, la canzone prosegue ad essere un affascinante originale punto di riferimento musicale.
L’opera di Guadagnuolo non solo è un omaggio ai Beatles, ma al pensiero e all’estetica degli anni ’60 e ’70, che proiettava le prime indicazioni di quel piacere morale scoppiato negli anni ’80, diventandone un emblema che ha concorso a plasmare l’effigie, ma anche la concezione di una generazione di giovani. Insomma i Beatles sono stati una pietra miliare della storia della musica che, ancora oggi, vive in questa inedita canzone grazie all’intelligenza artificiale.
“Now and Then” risale alla fine degli anni ’70, quando John Lennon ha registrato una demo con voce e piano nella sua casa, il Dakota Building di New York. Il 2 novembre 2023 l’uscita dell’album in cui la voce di Lennon, si fonde con la voce degli altri tre del gruppo, creando meravigliosamente un tutt’uno, infatti, la musica esorta in un’unità assoluta tra strumenti e brani. La canzone sviluppa argomenti fondamentali come l’amore ed esamina difficoltà della condizione umana giovanile che sono presentemente attuali. Sebbene ciò che si è riusciti a fare musicalmente è davvero stupefacente, “Now and Then” rappresenta la sintesi di un amore che lotta per l’amore e per la pace, contro tutto ciò che può spingerci verso il basso. Ed è proprio nella fiducia che porta l’uomo alla conquista della vita, in modo tale che può dire di essere riuscito a cavarsela.
In realtà, le opere di Guadagnuolo, esprimono la tensione per raccontarci tutto questo, egli ha usato una composizione pittorica, facendo trasparire la passione e l’amore per tutto ciò che è intorno a noi, compresa la natura, amalgamata nei percorsi del mondo, rappresentata con effetti compositivi fra interno/esterno che intervallano la vita che si vive ogni giorno negli edifici e per le strade delle città.
In quest’opera di Guadagnuolo sono presenti configurazioni simboliche: un susseguirsi di ambiente esterno ed ambiente interno con l’installazione di una tavolozza che rappresenta le arti, una farfalla che cerca la sua libertà, una finestra aperta con la natura che entra nella stanza illuminata da una lampada, in alto la luna rischiara la notte metropolitana, in basso, a sinistra, il collage di strati di sughero con il colore rosso, rappresenta la passione; quello di destra con il colore verde rappresenta il carattere della natura.
Oltre a comunicarci sentimenti, andando oltre al reale, Guadagnuolo riesce a farci intravedere e quasi percepire: suoni straordinari, ritmi elettronici e situazioni metropolitane. Infatti, in quest’opera pittorica si sente un’energia evocativa, abile a spingerci anche in altre configurazioni creative, di dimensioni transreali, che va oltre il campo visivo. L’artista parte, come programma, “non c’è vita senza amore e non c’è amore senza vita” come se fossimo all’interno di un grande caleidoscopio, dove si attuano l’esibizione e le svolte più incredibili creative e sensuali al fine di socializzare e definire i rapporti all’interno di un gruppo, cercando di dimenticare le brutture della vita. Attraverso il movimento, l’opera richiama emozioni e sentimenti circostanti all’epoca in cui si vive: gesti, movimenti, configurazioni e intrecci richiamano i pezzi musicali dei Beatles. È lì che si è ispirato Guadagnuolo nelle luci che appaiono nelle città, specie di notte, dove trovano spazio le sue conoscenze luministiche. Guadagnuolo vuole far apparire i sentimenti di amore come emotività, in un misto di appagamento ed azzardo per rappresentare le ore notturne vissute anche con inquietudine. È proprio in città che Lennon è stato ucciso l’8 dicembre 1980 a New York.
Possiamo dire che, i Beatles con la loro musica, hanno originato una nuova cultura e i concerti, non hanno cooperato solo alle evoluzioni musicali e stili di vita, ma sono stati anche l’ambiente creativo delle arti.

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