PIETRAPERZIA. Inaugurata la mostra di pittura “Tavolozza di Primavera” al Circolo di Cultura di piazza Vittorio Emanuele.

PIETRAPERZIA. Inaugurata la mostra di pittura “Tavolozza di Primavera” al Circolo di Cultura di piazza Vittorio Emanuele.

- in Pietraperzia

La mostra in programma dal 12 al 14 maggio 2023. Cinque gli espositori: Michelangelo Enea, Alice Amico, Gianluca Amico, Halina Sloboda e Francesco Lalomia. Gli orari di apertura sono 10,00-12,00 / 16,00-19,00. Presidente del Circolo di Cultura è Giovanni Falzone. Già nelle prime ore della inaugurazione, numerosi i visitatori. La mostra illustrata da Francesco Lalomia, Michelangelo Enea ed Alice Amico. Francesco Lalomia: “Desideriamo, innanzitutto, ringraziare il Circolo di Cultura di Pietraperzia che ha messo a disposizione i locali per organizzare la mostra che vede diversi artisti, più o meno professionisti, esporre le proprie opere”. “Abbiamo sicuramente – aggiunge Francesco Lalomia – un artista di lunga data, Michelangelo Enea, che torna a Pietraperzia dopo lunghi anni di permanenza al Nord Italia dove ha sviluppato tecniche particolari che poi esporrà lui meglio di me e altre persone residenti a Pietraperzia che, per hobby più o meno approfondito, svolgono già l’attività di pittori o pittrici. Le persone che hanno partecipato sono cinque: Michelangelo Enea, Alice Amico, Gianluca Amico, Halina Sloboda e Francesco Lalomia”. Francesco Lalomia conclude: “Vi auguro buon divertimento e passo la parola all’artista che spiegherà qual è il concetto delle opere presentate”. Michelangelo Enea: “Ringrazio il Circolo di Cultura perché ci offre questo spazio. Abbiamo organizzato questa mostra un po’ per movimentare le cose. Posso spiegare il tipo di opere cominciando da quelle di Francesco. È un’opera grafica. Lui con una foto e attraverso il computer riesce a cogliere i momenti e gli angoli di quello che lui ama tantissimo e che è Pietraperzia”. “Io – continua Michelangelo Enea – non sapevo, per Francesco, di questa sua passione ma devo riconoscere che si tratta di una grande e bella idea, molto moderna e molto attuale. Poi abbiamo Gianluca Amico con le sue opere che io definisco classiche e che mi fanno tornare indietro nel tempo quando, ragazzino, passavano dei signori con i carretti. Lui riprende i colori dei carretti e i colori della Sicilia”. Alice Amico: “Ho voluto portare tre tele e una tegola. Nelle mie tele rappresento la sicilianità e ho rappresentato l’Etna, un panorama vulcanico – dove è anche presente la vegetazione tipica siciliana, la pala di ficodindia”. “In questo tramonto – aggiunge Alice Amico – rappresento i faraglioni di Acitrezza con sfumature che danno sul rossastro e dove è rappresentata pure una vela. La tegola sottolinea un paesaggio estivo. C’è sempre il mare sullo sfondo ma viene rappresentata l’agave – chiamata, in dialetto siciliano, zammara, – che spicca quasi prepotentemente nel caldo mese di agosto”. Alice Amico dice ancora: “Poi ho rappresentato qualcosa di classico: il volto del David di Michelangelo a sottolineare il contrasto cromatico tra chiari e scuri”. Ancora Michelangelo Enea: “Alice dipinge con l’acrilico ed ha una pennellata molto decisa e molto rude e non disdegna di andare sul classico con il David di Michelangelo”. “Un’altra artista – dice ancora Michelangelo Enea – è Halina. Lei ha una pennellata molto più dolce, più bucolica e molto piacevole da vedere. Nei suoi quadri a lei piace rappresentare i fiori. Mi fa ricordare quelle famiglie che si vedono, magari, nelle pubblicità con i fiori sul tavolo o sul davanzale. Avevo visto le sue opere e mi erano subito piaciute”. A conclusione, Michelangelo Enea ha presentato le sue opere. “La mia pittura – dice lui dei suoi lavori – è realizzata su basi di compensato e realizzata con dei pastelli gessosi. Ho voluto rappresentare la nuova immigrazione, i ragazzi che arrivano e che cercano di impegnarsi al massimo”. Ha poi mostrato, al termine della presentazione, una sua opera che rappresenta i quattro cavalieri dell’Apocalisse che, nel suo lavoro, raffigurano la Pandemia e quindi la Peste, la Guerra, la Fame e la Morte. GAETANO MILINO

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