BARRAFRANCA. “Per non dimenticare”.

BARRAFRANCA. “Per non dimenticare”.

- in Barrafranca

Questo è l titolo della manifestazione che si è svolta Giovedì 2 marzo 2023 ,presso la chiesa Madre di Barrafranca a cura degli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria, delle classi terze e del percorso ad indirizzo musicale della Scuola Secondaria di I grado dell’ Istituto Comprensivo “Europa”di Barrafranca ,diretto dalla Dirigente Scolastica Professoressa Maria Filippa Amaradio . Manifestazione a mezzo della quale gli alunni , grazie all’impegno, alla collaborazione, alla condivisione dei docenti delle classi V della Scuola Primaria, delle classi III della Scuola Secondaria I grado, del percorso ad indirizzo musicale. hanno commemorato la Giornata della Memoria e la Giornata del Ricordo. Manifestazione, già prevista per il 10.02.2023 , data dedicata al Ricordo delle vittime del massacro delle Foibe che, in conseguenza all’allerta meteo disposta dalla Commissione prefettizia del Comune di Barrafranca con conseguente sospensione dell’attività didattica, è stata rinviata al 02 Marzo. Spettacolo realizzato ove “Fare memoria significa combattere contro l’indifferenza” ,linea di svolgimento di una mattinata che ha visto i ragazzi consapevoli protagonisti delle performance interpretative che hanno colpito i cuori di tutti i presenti. Le attività si sono mosse sulla denuncia del dramma della “tempesta devastante “ della Shoah, sulla tragedia delle Foibe fino all’attualità triste del nostro tempo in cui campi di concentrazione del male e dell’annullamento della dignità umana si palesano davanti ai nostri occhi, nell’indifferenza diffusa che testimonia quanto poco abbiamo appreso dalla storia.<<L’Olocausto non è finito>> recitava un alunno nella drammatizzazione intitolata “Eppure il cielo è azzurro”, <<c’è ancora in molte parti del mondo, laddove migliaia di persone sono costrette a fuggire, a nascondersi, a subire violenze e guerre, in Afghanistan ,nei campi in Libia, nell’infanzia negata dei bambini siriani ,sui barconi carichi di speranza e di sofferenza nel mar Mediterraneo>>. Della Shoah hanno parlato gli alunni di quinta della scuola primaria presentando un passo del diario di Anne Frank , eseguendo la canzone” Auschwitz” di Guccini ed interpretando le poesie “Farfalle” e “Se questo è un uomo” di Primo Levi. La prospettiva si è quindi ampliata con l’intervento sempre degli stessi alunni che hanno parlato delle Foibe e hanno concluso con una frase molto significativa stampata sulle spalle “Ricordare non deve favorire il rancore, ma liberare sempre più la speranza di un mondo migliore”. L’iniziativa si è poi conclusa con le riflessioni e le testimonianze sempre sulle Foibe degli alunni di terza della scuola secondaria di primo grado. I lavori sono stati introdotti ed accompagnati dall’orchestra della Scuola Secondaria di Primo Grado che ha eseguito dei brani inerenti al tema trattato. Le note di “Auschwitz” , “Hava Nagli”, “La vita è bella”, “Gam Gam” e “Credo negli esseri umani”. Parole e note che sono risuonate tra le navate della chiesa madre accompagnate dalle voci allegre e commosse dei cori degli alunni guidati dagli insegnanti di strumento e di musica. Come diceva Anna Frank: “È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo”. <<Ed è proprio partendo da questa splendida e ricca considerazione – ha spiegato la dirigente scolastica Maria Filippa Amaradio – di chi ha vissuto davvero questa assurda esperienza, che è interessante e costruttivo vedere come la nostra scuola, grazie alla sensibilità e professionalità del personale docente, è riuscita, attraverso percorsi artistici, storici, letterari e musicali, a trasmettere la preziosità di “ricordare” e “riflettere” concretamente su quanto è accaduto in quegli anni assurdi al di la dell’indifferenza>>. GAETANO MILINO

You may also like

CONVEGNO: DEMENZA, emergenza del terzo millennio

CONVEGNO: DEMENZA, emergenza del terzo millennio