Barrafranca. “Le nostre richieste sono state ignorate”, lettera di un tecnico ai cittadini

Barrafranca. “Le nostre richieste sono state ignorate”, lettera di un tecnico ai cittadini

- in Barrafranca

Cari concittadini, il 26 Luglio del 2022, è stata fatta pervenire da parte di tutti i tecnici Barresi una richiesta di riunione urgente alla commissione Prefettizia riguardante alcune problematiche che affliggono la nostra cittadina:

  • centro storico;
  • organizzazione degli uffici;
  • potenziamento degli stessi;
  • Regolamento edilizio unico emanato dalla Regione Siciliana.

Nessuna richiesta fantascientifica o di trascendentale è stata avanzata, ma solo richieste e suggerimenti. Piccole soluzioni che ovviamente sono state IGNORATE.

Molti dei nostri concittadini si chiedono cosa trattasse la riunione e io voglio cercare di sintetizzare, per quanto possibile, impegnandomi a in modo semplice e soprattutto comprensibile per i non addetti ai lavori.

Lo faccio anche per rifuggire al pensiero che tali richieste siano state avanzate al solo scopo di portare vantaggio ai tecnici: le problematiche da noi affrontate riguardano l’intera città.

  1. Centro storico:

Come molti sanno all’interno del centro storico non è possibile effettuare determinati lavori al fine di rendere abitabili e dignitose le piccole abitazioni presenti.

Lavori anche minimi: la creazione di una finestra per dare aria e luce ad un bagno; lo spostamento di una porta o la semplice unione di due piccole casette per ricavarne un alloggio dignitoso.

Noi Tecnici abbiamo chiesto che fosse modificato l’art. 7 bis che regola queste attività all’interno del nostro Comune, in modo da consentire la fattibilità di questi lavori e ridare lustro e dignità al nostro paese.

  1. L’organizzazione degli uffici:

A quanti di voi, da semplici cittadini è successo di recarsi in ufficio e di trovare la porta chiusa perché il tecnico istruttore si è dovuto allontanare per un semplice consulto e/o per una firma, e vi viene detto che si è dovuto spostare in Municipio?

A quanti di voi è successo di aspettare per ore intere il tecnico che (non per colpa sua ovviamente) non ha trovato libero il capo settore ed è rimasto in attesa di essere ricevuto per un semplice consulto o una firma in un documento?

A quante persone viene detto che per determinate questioni bisogna parlare con il Capo Settore (come è giusto che sia) e quindi si è costretti a spostarsi con l’auto nella sede Centrale? A quanti, giunti nella sede centrale, è precluso l’accesso al comune per non aver preso appuntamento (che non era possibile prendere, perché probabilmente siamo lì per un problema che non potevamo prevedere prima)? Accesso precluso dopo aver superato sbarramento al portone centrale!

Immaginate una persona a piedi! I metri li ho misurati: sono 2.208 metri tra una sede ed un’altra.

A noi tecnici di fare questa spola e iter succede spesso e volentieri.

Noi abbiamo chiesto che il settore fosse concentrato tutto in un unico posto – qualunque esso sia- per essere funzionale, senza doversi spostare da un capo all’altro del paese, cosa inusuale per qualsiasi comune.

  1. Il potenziamento degli uffici:

La tecnologia che avanza inesorabile ha condotto gli enti pubblici a ricevere tutte le pratiche per via telematica. Una bella cosa questa, presentare una pratica senza doversi muovere da casa.

Ma questo comporta anche che l’ufficio sia dotato di tutti quegli strumenti idonei al ricevimento della pratica.

Invece sapete cosa succede? Le pratiche vengono trasmesse per via telematica, anche perché previsto per legge, ma l’ufficio è sprovvisto di stampante e non dispone di un plotter e quindi necessita della copia di cortesia che viene puntualmente presentata dai tecnici, il tutto in barba allo snellimento delle procedure.

Qualcuno è portato a pensare che in una fase tecnologica avanzata il cartaceo sia superfluo -e questo lo penso anche io- ma per fare questo bisogna disporre di video terminali che permettano ai tecnici comunali di poter visionare la pratica in maniera facile e comprensibile, di supporti adeguati per l’archiviazione delle pratiche, di supporti per la ricerca etc.

L’ufficio dispone solo di normali computer con schermi piccolissimi ed inadeguati.

Abbiamo chiesto che siano forniti all’ufficio idonei strumenti di lavoro.

Abbiamo chiesto che l’ufficio fosse potenziato con altro personale tecnico ed amministrativo a fronte di un solo tecnico presente in ufficio e di una mole di lavoro non indifferente, mole cresciuta a dismisura con i bonus del decreto rilancio.

Il mancato controllo delle pratiche da parte dell’ufficio (anche della sola percentuale stabilita dalla normativa) non è un fatto positivo ma altamente negativo.

  1. Regolamento edilizio tipo unico:

Qui la cosa è molto più complessa e cercherò anche qui di sintetizzarla al massimo.

La Regione Siciliana nell’ambito della pianificazione urbanistica ha deciso, aggiungo finalmente, di uniformare il più possibile l’attività edilizia nel proprio territorio regionale in modo che ciò che è possibile a Barrafranca fosse possibile anche a Pietraperzia, Piazza Armerina, Caltanissetta, Trapani, Mazzara del Vallo etc.,ovviamente con qualche eccezione dovuta alle specifiche peculiarità del territorio, ma la base di partenza deve essere sempre la stessa ed uguale per tutti.

Questo regolamento oltre a contenere parametri e condizioni prettamente tecniche, pone anche degli archi temporali come la sua entrata in vigore in tutto il territorio Regionale, avvenuta il 01 Ottobre 2022.

Nel merito avevamo chiesto di non apportare modifiche, ma di recepire lo stesso così come formulato dalla Regione Siciliana. Trattandosi di pianificazione urbanistica e non solo, abbiamo ritenuto non opportuno che le modifiche fossero fatte da una commissione tecnica, ma sarebbe stato necessario un civico consesso democraticamente eletto e rappresentativo della Città.

Inoltre il regolamento prevede che nessun tecnico allo stato attuale possa richiedere pareri ad Enti diversi dal Comune, per esempio non è possibile chiedere un semplice parere al Genio Civile o alla Soprintendenza, questo compito è stato demandato all’Ente Comune per tramite il proprio Ufficio SUE (Sportello Unico Edilizio).

Abbiamo chiesto che l’ufficio venga dotato di una piattaforma telematica in modo che le pratiche possano essere inviate tramite la stessa e da questa inoltrata agli altri Enti interessati, in quanto a norma del Regolamento edilizio tipo unico, dovrà essere l’Ente Comune a farlo.

Come potete leggere nelle nostre richieste non vi è nulla di fantascientifico o di trascendentale.

Orbene, la riunione si è tenuta regolarmente il 03 Agosto del 2022. L’esito della stessa fu pubblicato (per nostra proposta), su Radio Luce il 5 Agosto del 2022. L’articolo riportava tutte le risultanze e gli impegni che la Commissione Prefettizia prese, oso dire, non nei confronti dei Tecnici Barresi, ma della Città tutta.

Ovviamente NULLA di quanto da noi richiesto è stato portato avanti ed attuato.

Allo stato attuale la situazione è questa:

  1. Le problematiche sul Centro Storico sono rimaste tali ad esclusione di una timida Determina per la nomina di un responsabile del procedimento avvenuta in data 8 Settembre 2022 dopo appena sette mesi di discussione sul tema, perché finalmente è stata individuata la procedura da intraprendere;
  2. L’ufficio non si è mosso di un millimetro da dove si trova fatta eccezione per qualche movimento tellurico avvenuto, registrato dai sismografi e non dalla popolazione in ogni caso a noi sconosciuto;
  3. Nessun servizio dell’ufficio tecnico è stato potenziato con nuovo personale;
  4. Nessun ufficio è stato dotato di strumenti idonei alla istruzione delle pratiche;
  5. Nessun portale è stato adottato per la giusta organizzazione del SUE in funzione del nuovo regolamento edilizio unico in vigore.

A fronte di ciò tutto quello che noi tecnici avevamo temuto che succedesse è successo LA PARALISI TOTALE DELL’ATTIVITA’ EDILIZIA.

  • Non sappiamo se vige ancora il regolamento edilizio vecchio o quello nuovo anche se in vigore.
  • Non sappiamo come chiedere e ricevere pareri da parte degli altri Enti.
  • Non sappiamo come trasmettere le pratiche.

Ovviamente noi lo facciamo ancora alla vecchia maniera, tramite una Pec al protocollo Generale.

Ovviamente richiediamo noi il Nulla Osta al Genio Civile, così come altrettanto ovviamente richiediamo noi il parere alla soprintendenza là dove necessario.

OVVIAMENTE SIAMO NELLA PIU’ TOTALE DISAPPLICAZIONE DI UNA NORMA DI LEGGE, ma lo facciamo con il benestare del nostro Ente, sana consolazione direi.

Insomma non sappiamo nulla di nulla, perché finanche la richiesta di informativa fatta il 18 Agosto del 2022 e trasmessa via Pec al protocollo Generale all’indirizzo della Commissione Prefettizia è rimasta nel silenzio più totale. NON EVASA si direbbe, volendo utilizzare un termine burocratico, molto in uso da un po’ di tempo a questa parte OVVIAMENTE NELLA PIU’ TOTALE DISAPPLICAZIONE DELLE NORME SULLO SNELLIMENTO BUROCRATICO E SULLA TRASPARENZA .

La legge impone che al cittadino a fronte di una istanza venga data una risposta nei modi e nei termini di legge.

Pensavo che il detto “chiedere è lecito, rispondere è cortesia” non valesse per le pubbliche amministrazioni, mi sono sbagliato

Se ricordate bene, nel comunicato riguardante l’esito di quella riunione e degli impegni che la Commissione Prefettizia che per tramite i suoi rappresentati assunse, ci siamo dichiarati con un livello di soddisfazione basso che pensavamo di alzare man mano che i provvedimenti venissero adottati.

Sono spiacente di comunicarvi che non trovo più il livello per misurare il livello di soddisfazione e anche se lo trovassi non mi servirebbe, serve un penetrometro, tanta è scesa in basso.

Inutile ribadire, battute a parte, che il danno alla Città ha le proporzioni di un tsunami sulla economia Barrese, per la mancata attivazione di interventi sul Centro Storico, non ultimo il Sisma bonus, che avrebbe consentito di consolidare e migliorare il Centro Storico della Città, divenuto ormai da tempo una periferia degradata al centro città.

L’IMMOBILISIMO in cui l’edilizia privata è piombata causerà altri danni irreparabili alla economia barrese. Ma di questo e di altre cose ne pagheremo le conseguenze in avanti quando magari chi i problemi li ha causati non si ricorderà più di quel misero paese sciolto per mafia, o di quello sperduto paese dove ha fatto l’esperto pagato con soldi pubblici. Non si ricorderà neppure cosa ha fatto, ma si ricorderà bene di inserirlo nel curriculum vitae, a scanso di equivoci, non si sa mai ci sia un altro Ente da immobilizzare.

In un contesto simile, è giusto anche dare a Cesare quello che è di Cesare, quindi dare atto che il lavoro che sta svolgendo il tecnico Comunale nella persona del Geom. Giovanni Ruggeri è immane, da solo svolge gran parte delle mansioni dell’Ufficio spaziando dal tecnico, all’amministrativo, all’usciere e forse anche al puliziere ed per questo che voglio RINGRAZIARLO DI VERO CUORE.

A lui va tutta la mia stima, ma penso anche di tutti i colleghi, per quello che sta facendo e per quello che con grande serietà, responsabilità e spirito di abnegazione continuerà sicuramente a fare.

Ogni campo per essere produttivo va arato, seminato, pulito e concimato, avevamo chiesto un piccolo motozappa, niente di più, anche se pensavamo che fosse giusto avere un trattore, ci hanno lasciato con la zappa per di più con il manico rotto.

Ho voluto scrivervi queste righe nel rispetto della promessa fattavi a suo tempo che era quella di informarvi sulle eventuali attività intraprese o sulle cose non fatte o negate.

Cerchiamo e cercheremo di rispettare gli impegni che ci siamo assunti.

In alcune frasi ho utilizzato espressioni al plurale, non per utilizzare il pluralis maestratis, me ne guarderei bene dal farlo, ma perché so per certo che alcuni colleghi la pensano nello stesso identico modo.

Purtroppo sono qui a segnalare solo le cose NON FATTE perché su quelle fatte non saprei cosa scrivere, come dire…non ho parole.

Non ho voluto interessare come le altre volte i colleghi di questa lettera che sono sicuro che condivideranno perché contiene considerazioni prettamente personali di cui ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, magari non tutti condivideranno, ogni tanto, anche tra noi viene fuori chi critica e si erge a illustre professore, standosene al calduccio di casa propria, dicendo che sbagliamo i termini utilizzati, le frasi, i comportamenti, gli argomenti, ma si sa… solo chi non fa nulla è sicuro di non sbagliare.

Noi non abbiamo paura di sbagliare né tanto meno di metterci la faccia.

Non molleremo di un solo millimetro su questo e questa è un’altra promessa che facciamo alla Città.

Mi scuso della lungaggine della lettera, ma era un atto dovuto e necessario da fare soprattutto se sovente viene chiesto “come è andata a finire?” cui segue un sorriso sarcastico che suggerisce un “non contate nulla”

Con questo comunicato invito ancora chi di dovere a darsi una mossa o almeno a darci una risposta, perché la situazione nel suo PARADOSSO è diventata non più gestibile ma soprattutto INSOSTENIBILE.

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