PIETRAPERZIA. Due soli sportellisti e attese snervanti per il pubblico.

PIETRAPERZIA. È quanto succede all’ufficio postale di via Tripoli,1. Il problema è aggravato, specialmente in questo periodo, dagli adempimenti e dai pagamenti di fine anno. Tra le “incombenze finanziarie” del pubblico il pagamento delle bollette dell’acqua. da registrare che tali bollette sono arrivate agli utenti già scadute. Altri pagamenti che si fanno in questo periodo la seconda rata Imu che scade il 16 dicembre. In diverse occasioni a dare man forte ai due sportellisti ci si mette a servire il pubblico anche il direttore delle Poste di Pietraperzia. Da registrare che diverse persone vanno ad “intasare” l’ufficio postale nonostante ci sia la possibilità di pagare in altri canali come Lottomatica ed altri esercizi abilitati. Alla posta le commissioni sono di euro 1,50. Altri operatori fanno pagare due euro. Viste le norme anticovid, l’accesso nei locali della posta è limitato. Molti, quindi, sono costretti ad aspettare fuori al freddo. “Ieri ho fatto più di un’ora di fila”, dichiara un utente visibilmente arrabbiato. “Dopo avere aspettato tutto questo tempo – aggiunge – è arrivato l’orario di chiusura delle 13,30 e sono tornato a casa a mani vuote come numerose altre persone in attesa come me”. E conclude: “Oggi ‘sono stato servito’ dopo un’attesa di un’ora e mezza”. Da registrare che il sabato la posta chiude alle 12,30. Gli altri giorni feriali alle 13,30. Questa settimana la situazione è stata aggravata dalla festa infrasettimanale della Immacolata che, quest’anno, è caduta di martedì. Il sindaco Salvuccio Messina dichiara: “Sono venuto a conoscenza delle lunghe file davanti all’ufficio postale di Pietraperzia. L’unico intervento del sindaco è quello di richiedere rinforzi, nel settore del personale, alla sede provinciale di Poste Italiane”. E conclude: “è quanto farò lunedì e mi accingerò a chiedere un incontro con i vertici provinciali di Poste Italiane per chiedere l’invio, all’ufficio postale di Pietraperzia, di altro personale affinché si possa risolvere questo dannoso e gravoso problema”. GAETANO MILINO