PIETRAPERZIA. Consiglio comunale sul centro di accoglienza per immigrati.

PIETRAPERZIA. Consiglio comunale sul centro di accoglienza per immigrati.

- in Pietraperzia

PIETRAPERZIA.  Si è tenuto nei giorni scorsi su richiesta dei consiglieri comunali di opposizione. Assenti tre consiglieri comunali su un totale di 15: Rosario Filippo Alù, Vincenzo Calì e Rosa Maria Giusa. Alla seduta ha partecipato la Segretaria del Comune Eleonora Di Fede. I lavori d’aula presieduti dal presidente Rocco Micciché.  Presenti anche il sindaco Antonio Bevilacqua e la sua vice Laura Corvo.  Il Consigliere Calogero Di Gloria porge i suoi auguri alle persone colpite dal Covid-19 e aggiunge che “fortunatamente sono passati diversi  giorni e non sono stati registrati altri casi, quindi si può dire che a Pietraperzia non c’è una vera emergenza coronavirus ma non bisogna abbassare la guardia. Calogero  Di Gloria ha detto ancora che “per quanto riguarda le misure adottate all’interno della struttura di accoglienza è opportuno parlarne direttamente col responsabile del centro”. Anche il Sindaco Antonio Bevilacqua, presente in aula, si trova d’accordo e, a proposito del centro di quarantena, dice che “solo con la comunicazione della Prefettura relativa ad una riunione sui centri di quarantena si è iniziato a capire che il centro di accoglienza era stato tramutato dalla Prefettura in centro di quarantena”. Il sindaco Antonio Bevilacqua aggiunge che “la Prefettura si è subito mostrata collaborativa e attenta alle esigenze del territorio”. Si è poi discusso sulla apertura  dello SPRAR, delle misure di sicurezza nei centri d’accoglienza e anche in città. La consigliera comunale Silvia Romano ha chiesto chiarimenti in merito alle dichiarazioni del Prefetto relative alla trasformazione del centro quarantena nuovamente in centro CAS. Il Sindaco Antonio Bevilacqua ha precisato  che “già adesso non arrivano a Pietraperzia soggetti per la quarantena, anche grazie all’attenzione della Prefettura. In struttura oggi non ci sono ospiti ma solo i mediatori culturali”. Silvia Romano dice che un tampone positivo che risulta negativo dopo 4 giorni crea allarmismo, quindi chiede al Sindaco di far luce su quanto avvenuto e, per il futuro, di porre l’attenzione sulla procedura relativa ai tamponi. Risponde il Sindaco dicendo che “nelle riunioni in Prefettura, a cui hanno partecipato i vertici dell’ASP, si è deciso di fare nuovamente i tamponi dopo 4 giorni perché la carica batterica del virus nei tamponi positivi era molto bassa”. “Non bisogna avere timore di manifestare i contatti avuti con coloro che risultano positivi – ha detto ancora il sindaco di Pietraperzia – perché tali dichiarazioni agli organi competenti potrebbero salvarci ed evitare conseguenze gravi per tutti. Tenere comportamenti consoni aiuta tutti a stare sereni”. Il consigliere Calogero Di Gloria dice che “bisogna aver cura di comunicare i soggetti in isolamento al servizio di nettezza urbana”. Il Sindaco Antonio Bevilacqua risponde che provvede personalmente a fare queste comunicazioni. Il consigliere comunale Antonio Viola pone l’attenzione sulla prevenzione dicendo “che ognuno ha un medico di famiglia a cui rivolgersi per chiedere informazioni sui comportamenti corretti da adottare”. “Manca purtroppo – ha detto ancora Antonio Viola – un rapporto tra Stato e Medicina di base. Bisogna sensibilizzare la gente in maniera seria e concreta. È compito di tutti, anche dei singoli cittadini, dare le informazioni. E’ giusto che chi è venuto a contatto con soggetti positivi lo dica e si rivolga al medico di base che saprà come indirizzarlo”. GAETANO MILINO ��x>

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