ROMA. Area archeologica di Centuripe. Viva soddisfazione da Fabrizio Trentacoste e da Andrea Giarrizzo (M5S).

ROMA. Area archeologica di Centuripe. Viva soddisfazione da Fabrizio Trentacoste e da Andrea Giarrizzo (M5S).

- in Roma

ROMA.  Sul problema vincolo archeologico nel sito di contrada Muglia, in territorio di Centuripe,  i due parlamentari del Movimento 5 Stelle  manifestano la loro soddisfazione per l’apposizione, da parte della Regione Sicilia, di tale vincolo rrcheologico. Il provvedimento arriva dall’assessorato Regionale dei Beni Culturali ed Ambientali. Il vincolo mette la parola fine alla paventata discarica che si voleva fare sorgere proprio nelle campagne di Muglia, in territorio di Centuripe. Questo quanto dichiarato dal senatore pentastellato Fabrizio Trentacoste: “C’é il vincolo, salva l’area di monte pietraperciata. si mette la parola fine alla paventata discarica di Centuripe”. “Finalmente, si mette la parola fine – continua Trentacoste – alla paventata discarica di Centuripe. Così, con Decreto n. 2876, la Regione Siciliana dichiara ‘l’Area archeologica di Monte Pietraperciata’, ‘Area di interesse archeologico’, sottoponendola a tutte le prescrizioni di tutela contenute nelle leggi di riferimento vigenti”. Così, il senatore del Movimento 5 Stelle Fabrizio Trentacoste che, in quasi due anni, a fianco dei comitati civici e del MeetUp Cinquestelle di Centuripe ha dato battaglia contro la realizzazione della discarica nell’area di Contrada Muglia, a due passi da Catenanuova”.  Fabrezio Trantacoste aggiunge: “Un vincolo richiesto mesi fa, – spiega il senatore Cinquestelle – parallelamente a quello paesaggistico, che vieta di adibire l’area ad usi non compatibili con il suo carattere archeologico, impedendo così, a chiunque, di devastare il nostro territorio e di realizzare quella che sarebbe stata la più grande discarica dell’Isola, spacciata dai proponenti come ‘piattaforma integrata per la valorizzazione dei rifiuti’”.  E continua: “Era il 15 ottobre 2018, quando, a seguito di una segnalazione, insieme agli attivisti del Meetup M5S di Centuripe, – dice il parlamentare – abbiamo deciso di mettere a conoscenza i cittadini dei comuni interessati e di rivolgerci agli organi competenti, per fermare questo scempio a danno dell’ambiente e del paesaggio, nonché un’area ‘di interesse archeologico particolarmente importante’, adesso riconosciuta tale anche dalla Regione”. “Si tratta, infatti, – va avanti Trentacoste – di un complesso rupestre composto da ipogei naturali che custodiscono interessanti testimonianze di arte preistorica, databili tra l’Eneolitico e il Bronzo antico. Tale insediamento, peraltro, si colloca all’interno di un ambito territoriale nel quale sono emerse significative testimonianze del popolamento in età protostorica”. “Quello raggiunto è un risultato straordinario, – conclude Trentacoste – frutto della sinergia tra cittadini, comitati civici e rappresentanti nelle Istituzioni. Alle comunità di Centuripina e Catenanuova e a tutti coloro che, a vario titolo, si sono adoperati per fermare la realizzazione di questa discarica, voglio rivolgere il mio ringraziamento”. Il deputato 5 Stelle Andrea Giarrizzo, da parte sua, dichiara: “La discarica di Centuripe non si farà, l’area adesso è sottoposta a vincolo archeologico. Grandiosa notizia: è arrivato il vincolo archeologico. È, dunque, certo il definitivo stop del progetto per una discarica nelle campagne di Muglia, in Sicilia, nel territorio comunale di Centuripe, in provincia di Enna. L’Assessorato Regionale dei Beni Culturali, finalmente, ha dichiarato l’Area di Monte Pietraperciata Area di interesse archeologico, sottoponendola a tutela”. A darne notizia è il Vicepresidente della commissione Attività produttive alla Camera Andrea Giarrizzo. “Era folle pensare che un sito che riveste tale interesse archeologico – continua il parlamentare M5S – potesse subire un tale scempio. Ricordo che la vicenda era nata all’ottobre del 2018, quando al Comune di Centuripe era stato depositato un progetto che prevedeva la costruzione di una piattaforma per il compostaggio, la valorizzazione della nettezza urbana e la richiesta di cambio di destinazione d’uso di circa 300 ettari di terreni a uso agricolo nelle campagne di Muglia. Per dare un termine di paragone, è la dimensione di 500 campi da calcio. Secondo il progetto, la discarica avrebbe dovuto gestire e smaltire circa 1000 tonnellate di rifiuti urbani residui al giorno e circa 90mila tonnellate di percolato (ovvero di rifiuti speciali, altamente inquinanti) all’anno”. “La possibilità che questo splendido angolo di Sicilia venisse deturpato, adesso, è stato definitivamente scongiurato, – conclude l’onorevole Giarrizzo – grazie anche all’incessante impegno profuso dagli attivisti del Meetup M5S di Centuripe e dai comitati civici. Un lavoro coordinato che ha permesso di scongiurare questo attentato all’ambiente, alla storia e alla cultura nel nostro territorio e che ho sposato sin dall’inizio, condividendone le iniziative per dare manforte a chi si è opposto senza sosta alla realizzazione della discarica”. GAETANO MILINO 

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