PIETRAPERZIA. Discorso di San Rocco del sindaco Antonio Bevilacqua.

PIETRAPERZIA. Discorso di San Rocco del sindaco Antonio Bevilacqua.

- in Pietraperzia

PIETRAPERZIA. Discorso di San Rocco del sindaco Antonio Bevilacqua.

PIETRAPERZIA. Vista l’emergenza sanitaria da Coronavirus al posto del discorso dal palco di piazza Vittorio Emanuele, il sindaco Bevilacqua ha postato un videomessaggio su facebook Comune di Pietraperzia. Numerosi i punti trattati durante il suo intervento della durata di 28 minuti. Il videomessaggio preceduto da un post su facebook Comune di Pietraperzia. Questo quanto scritto dal sindaco Antonio Bevilacqua: “Data l’impossibilità di farlo in piazza questa sera, ho ritenuto giusto registrare un video per il consueto saluto nel giorno di San Rocco. Un discorso particolarmente sentito anche perché sarà il mio ultimo San Rocco da Sindaco di Pietraperzia. Per questo mi sono preso la libertà di ringraziare i “miei” Assessori e Consiglieri comunali, che ci sono sempre stati”. Nel video messaggio si vede il sindaco Antonio Bevilacqua con fascia tricolore. Dietro di lui un albero di ulivo “smosso” da una leggera brezza. Il videomessaggio registrato nel pomeriggio del 16 agosto, giorno di San Rocco. Il sindaco Bevilacqua ha esordito con il dire che “il 16 agosto 2020 per noi pietrini è la festa di San Rocco del nostro patrono assieme alla Madonna della Cava”. Di seguito il suo discorso integrale: “È un San Rocco diverso da quello a cui siamo abituati e anche per questo sono costretto a registrare questo messaggio pomeridiano in un contesto diverso da quello della nostra amata piazza. C’è l’emergenza sanitaria in corso, tutti lo sappiamo, e per questi siamo stati costretti ad annullare qualunque evento che prevedesse una presenza massiccia di persone quale sono, appunto quelli consueti del 15 e del 16 agosto per noi pietrini”. “Ciò nonostante è un dovere morale oltre che un piacere realizzare questo video per augurare un felice San Rocco a tutti i pietrini, sia quelli che risiedono a Pietraperzia sia soprattutto gli emigrati che quest’anno con maggiori difficoltà e in numero ridotto sono venuti a trovarci”. “È un dovere e un piacere – continua il sindaco Antonio Bevilacqua – rivolgere loro questo pensiero. Quella in corso è una emergenza sanitaria che ha coinvolto direttamente anche il nostro Comune e anche alcuni nostri concittadini che, purtroppo, non ce l’hanno fatta. Abbiamo un debito di riconoscenza nei loro confronti oltre che nei confronti dei tanti medici e infermieri che continuano a lavorare e a spendersi. Lo hanno fatto in maniera più intensa nei mesi passati e stanno continuando a farlo tutt’oggi, per garantire la nostra sicurezza e per salvare delle vite. Per questo noi abbiamo il dovere morale oltre che l’obbligo giuridico di seguire le norme di comportamento che ci vengono dettate dalle competenti autorità. Per questo sarà importante continuare a tenere dei comportamenti adeguati anche nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”. Il sindaco Antonio Bevilacqua ha poi fatto continuato: “È un anno particolare, un momento particolare anche per me anche perché si tratta dell’ultimo discorso che rivolgo a voi nella festività di San Rocco in qualità di sindaco del Comune di Pietraperzia. L’ho già comunicato, non mi candiderò alle prossime elezioni comunali che si terranno il 4 e il 5 ottobre. Ritengo che sia una scelta di buonsenso e di responsabilità dato che non ho la possibilità di garantire la stessa presenza, lo stesso tempo e lo stesso impegno che ho garantito in questi cinque e rotti anni di mandato amministrativo”. Il sindaco Antonio Bevilacqua continua: “È, comunque, una, scelta dolorosa perché ritengo che in questi anni ritengo di essere cresciuto da un punto di vista personale e da un punto di vista professionale, anche grazie e soprattutto alla carica che ho l’onore di continuare a ricoprire, che è la carica di sindaco; una carica che richiede, per esperienza vissuta, un impegno a tempo pieno. Non possono esserci altri tipi di incombenze e di lavori nel mezzo, se, naturalmente lo si vuole fare in un certo modo. Non ritengo corretto che venga fatto negli spezzoni di tempo”. “La mia – aggiunge il sindaco Antonio Bevilacqua – è stata una scelta dettata dall’’esigenza di ritagliare un po’ di tempo per il mio lavoro e al quale mi dovrò dedicare in maniera più intensa nei prossimi mesi”. “Ciò nonostante ritengo che – dice ancora il sindaco Antonio Bevilacqua – le condizioni che si sono poste e che abbiamo posto in questi anni possano permettere di avere, finalmente, un quinquennio più sereno per chi verrà dopo di noi se si continuerà nella strada che abbiamo tracciato e cioè quella di non sperperare le poche risorse disponibili anche perché, con l’ultimo provvedimento che abbiamo approvato in giunta, uno dei problemi maggiori che abbiamo vissuto, quello della carenza di liquidità nel Comune che materialmente ha comportato, ad esempio, difficoltà e ritardi nell’invio degli abbonamenti degli studenti pendolari, una vicenda che tutti noi abbiamo vissuto e che era legata non tanto alla mancanza di soldi in bilancio quanto alla mancanza di soldi in cassa, che, per chi mastica un po’ di pubblica amministrazione, sono concetti ben diversi. Noi abbiamo destinato circa 30 mila euro delle risorse di sindaco, assessori e presidente del consiglio per continuare a garantire questo servizio, il problema di liquidità è superato; ci è stato concessa una anticipazione di liquidità di un milione e mezzo che potrà essere restituita nei prossimi trent’anni ad un tasso bassissimo dell’uno per cento. Questo garantirà di lavorare, nei prossimi cinque anni, in maniera più serena. Se nei prossimi cinque anni si lavorerà in maniera corretta, anche negli anni a venire”. Il sindaco Antonio Bevilacqua ha fatto poi il bilancio dei suoi cinque anni di amministrazione. Numerose le opere citate e i problemi affrontati durante il suo mandato. “In questi cinque anni – ha continuato il sindaco Antonio Bevilacqua – abbiamo fatto tanto. Quando ci siamo insediati mi sentivo gli occhi puntati addosso e non avevo la certezza che sarei stato un buon amministratore. Per fortuna ci siamo subito messi a lavorare come squadra perché la cosa che ci ha caratterizzato in questi anni è stata quella di avere lavorato non tanto singolarmente, ognuno per il proprio tornaconto, ma di aver lavorato come squadra. Abbiamo affrontato le prime difficoltà, i primi problemi e subito le preoccupazioni sono subito svanite. Ci siamo resi conto che avevamo e abbiamo le capacità per amministrare bene e lo abbiamo dimostrato. Abbiamo subito impattato con il problema dei rifiuti, un problema che da anni Pietraperzia si porta dietro, da quando sono state messe in piedi le Ato dalle quali, per fortuna, siamo usciti nella nostra gestione, tant’è che si è visto anche nel costo della bolletta che è rimasta costante per tre anni per poi ridursi già l’anno scorso e, quest’anno, ulteriormente con gli incentivi che sono stati dati a chi ha fatto una corretta raccolta differenziata. Siamo quindi passati da un trend di aumento che c’era negli anni precedenti al nostro periodo in cui l’abbiamo tenuta sostanzialmente costante e poi abbassata. Abbiamo anche approvato e fatto finanziare – i lavori partiranno a breve – il centro comunale di raccolta CCR che servirà per migliorare ulteriormente un servizio che già adesso funziona abbastanza bene, non ancora benissimo. Questo centro comunale di raccolta sarà un fiore all’occhiello di Pietraperzia e, permettetemi, dato che ci abbiamo lavorato noi, ce lo siamo fatti finanziare noi e inizieremo i lavori noi, ci permetteremo anche la facoltà di intitolarlo a Michele Farinelli che è stato un pietrino che, al di là dell’orientamento politico, ha dato subito la sua collaborazione e la sua disponibilità a lavorare e a far funzionare il servizio di rifiuti nelle mille difficoltà. Ritengo che questo sia anche un modo con cui lui voleva essere ricordato. Quello è un settore in cui lui si è contraddistinto e ha fatto molto bene. Senza Michele, nei primi anni della nostra gestione, sarebbe stato ancora più difficile evitare i disservizi che, comunque, si sono verificati”. “Un altro fiore all’occhiello che ci possiamo mettere – ha continuato il sindaco Antonio Bevilacqua – è quello dei lavori di restauro del chiostro di Santa Maria. Quante volte abbiamo sentito le promesse vane di restituire alla collettività questo bene e, finalmente, noi, con la nostra cocciutaggine, siamo riusciti a farcelo finanziare. Anche lì cocciutaggine perché alla Regione avevano deciso bene, con determinati fondi, di favorire solo alcuni Comuni ‘amici’, stiamo parlando dell’allora governo Crocetta. Per fortuna, ancora una volta, ci siamo messi lì a studiare, a guardare e abbiamo trovato un grimaldello per fare entrare anche il nostro progetto all’interno di quelli finanziati. Quindi il chiostro di Santa Maria, come state vedendo i lavori sono in corso, verrà restituito alla nostra collettività; lì verrà spostata la nostra biblioteca comunale con risorse di migliaia di euro anche per il bilancio comunale”. Il sindaco Antonio Bevilacqua ha poi detto: “Un altro aspetto sul quale abbiamo lavorato tanto, nonostante le risorse a disposizione fossero veramente bassissime, sono state le strade interne. Ricordate l’impresa ardua nel percorrere la via Verdi, quando, al posto dei dossi artificiali, c’erano delle voragini legate al fatto che i dossi forse erano stati levati con il martello pneumatico. Viale dei Pini, oggi viale Unità D’Italia, quasi impercorribile, viale Marconi (sostanzialmente un campo di battaglia, un campo minato), la via Madunnuzza, tutte le gradette del paese. Queste sono state restituite alla collettività nuove senza spendere un euro grazie alle pressioni che siamo riusciti a fare e alla convenzione che abbiamo siglato con Anas che ce le ha riconsegnate nuove”. “Un altro aspetto – ha continuato il sindaco Antonio Bevilacqua – fondamentale importantissimo che ci siamo trovati a gestire – oggi, con il senno di poi riteniamo di avere gestito nel migliore dei modi – è stata la frana che ha investito il viadotto ‘Villano’ sulla ss 640 dir, lo scorrimento veloce per Caltanissetta, che è franato nel novembre 2018. Finalmente è stato approvato il progetto che prevede la riapertura della strada; progetto che ha visto la luce a fronte di tante difficoltà legate ad individuare la soluzione ad un problema particolarmente complesso che rischiava di sfuggirci di mano, in più occasioni, occasioni in cui qualcuno, in maniera aperta, consigliava di spingere Anas ad aprirci un varco alternativo e, sostanzialmente, avremmo dato ad Anas l’alibi per dire ‘noi vi abbiamo concesso questa alternativa, adesso fateci lavorare con calma sul viadotto’. “Noi – ha continuato il sindaco Antonio Bevilacqua – ci siamo sempre opposti a questa soluzione. per fortuna siamo stati noi a gestire questa emergenza. Ancora una volta, col senno di poi, posso affermare, in maniera certa, che, per fortuna siamo stati noi a gestire l’emergenza perché non abbiamo scelto la strada che, all’epoca, sembrava più semplice ma ci siamo, ancora una volta, intestarditi sulle nostre posizioni non perché le ritenevamo giuste a priori ma perché eravamo consapevoli del fatto che potevamo mettere Anas e gli altri soggetti tra cui la Regione di fronte alle proprie responsabilità”. Il sindaco Antonio Bevilacqua ha detto ancora: “Così facendo, oggi abbiamo il progetto per la riapertura del viadotto. Vi assicuro che, in altre condizioni, con altre situazioni e con determinate scelte che potevano essere fatte da altri soggetti, come ci volevano in qualche modo consigliare, oggi non avrebbe minimamente visto la luce, forse tra quattro, cinque, sei, sette anni. Questo progetto c’è, i lavori potranno partire a brevissimo e dureranno pochi mesi; si parla di cinque, sei mesi massimo di lavori. Adesso provvederemo a spingere e abbiamo avuto la disponibilità anche dell’assessore regionale Marco Falcone – per accelerare l’iter dell’acquisizione dei pareri. Un ruolo importante lo ha giocato, in questa battaglia, il viceministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri che è stato al nostro fianco nella battaglia che abbiamo condotto per ottenere questi importanti progetti oltre che i funzionari dell’Anas che sono stati disponibili su questa linea”. Il sindaco Antonio Bevilacqua ha aggiunto: “Per quanto riguarda gli altri obiettivi che abbiamo portato avanti, sicuramente quello dell’efficientamento energetico e della riduzione dei costi è molto importante. Abbiamo installato il fotovoltaico al Comune completato la installazione del fotovoltaico negli edifici scolastici che ne erano sprovvisti; ciò determinerà un risparmio di costi già da quest’anno e anche negli anni a venire. Abbiamo ridotto gli introiti di Acquaenna a spese del Comune perché Acquaenna incassava circa ventimila euro in più di risorse che usciva il Comune ogni anno a causa di un contratto capestro che era legato alla fornitura di acqua nell’acquedotto rurale comunale. Con un semplice cambio di fornitore, da Acquaenna a Siciliaacque, abbiamo ridotto di ventimila euro l’importo per il Comune, ventimila euro in più che finivano nelle casse di Acquaenna. In questo modo il Comune è riuscito a ridurre i ventimila euro per ogni anno, da quando abbiamo fatto questa misura, due tre anni fa e negli anni a seguire, l’esborso di soldi dei contribuenti”. Il sindaco Antonio Bevilacqua ha poi continuato: “Abbiamo svolto tanti progetti con le Scuole: su Legalità, Tutela del’Ambiente. La Scuola di Pietraperzia si è contraddistinta, e su questo non abbiamo nessun merito ma è giusto ricordarlo, aggiudicandosi il bando come Polo Regionale per l’Orientamento Musicale e alla Scuola sono andati dei locali, che, al di là di quel progetto e anche per l’emergenza Covid, in emergenza, nelle prossime settimane, metteremo loro a disposizione in maniera completa per quello che la normativa richiede. Tanti altri sono stati i progetti portati avanti con le Scuole e tanto abbiamo investito delle poche risorse del Bilancio sulle Scuole. In tanti ci chiedevano come mai non abbiamo fatto degli interventi più ‘visivi’ in questi cinque anni, come, ad esempio il taglio delle erbacce. Ebbene, le poche risorse a disposizione sono state destinate ai servizi indispensabili come le scuole in cui abbiamo ripristinato tetti, bagni, fornito arredi scolastici. Probabilmente, nei prossimi anni, ne verranno forniti altri. Abbiamo quindi investito tanto sulle scuole. È ancora poco, tanto si può fare, tanto abbiamo anche già fatto in termini di progettazione futura perché sono stati sviluppati due progetti per quanto riguarda l’asilo Costa e il Marconi e un terzo, che riguarda il Verga, vedrà presto la luce. Quindi ancora c’è tanto da fare sulle scuole su cui si dovrà continuare ad investire”. Il sindaco Antonio Bevilacqua ha detto ancora: “Abbiamo investito anche sull’Ambiente che ci circonda. Quelle poche risorse che abbiamo riteniamo di averle destinate bene ripristinando e ridando alla collettività la villa comunale anche grazie ad una mano che ci è stata data da una donazione dei deputati regionale del Movimento 5 Stelle che ci hanno donato oltre ventimila euro per ripristinare illuminazione e impianto di videosorveglianza nuovo, nuovi giochi da installare. I giochi sono stato forniti, comunque, dal Comune; quindi c’è stata una compartecipazione nelle spese e nella gestione delle stesse”. “Abbiamo posto in essere – ha continuato il sindaco Antonio Bevilacqua – che ci ha permesso di rimettere a nuovo alcune zone del paese senza spendere un euro del bilancio comunale, non perché non li volessimo spendere ma perché materialmente non c’erano. In questo abbiamo incentivato la collaborazione dei cittadini che hanno risposto alla grande a partire dall’adozione della fontana del Canalicchio con l’aiuola che ci sta attorno. A seguire con la villetta della Santa Croce, a seguire ancora con la fontana di viale Marconi, l’abbeveratoio Canale e tante altre tra cui le aiuole della piazzetta Lupis, l’aiuola del Verga, un parco giochi in Corso Italia. A brevissimo avremo anche l’adozione di una parte della salita di San Francesco dove ci sono terreni che periodicamente, purtroppo risultano incolti e difficili da gestire; anche questi verranno adottati. Una collettività che quindi ha risposto bene al segnale e al regolamento che abbiamo deciso di adottare. Un altro regolamento con vantaggio per il Comune e per il contribuente, quello dell’adozione dei cani randagi. Abbiamo avuto diverse adozioni di cani randagi che hanno rappresentano un risparmio da parte del Comune e un risparmio da parte del cittadino, il regolamento degli incentivi della raccolta differenziata. Pure lì siamo riusciti ad operare, nell’emergenza per non avere risorse, provando, in qualche modo, a incentivare i privati e i cittadini o, talvolta, ad operare per un proprio risparmio oppure talvolta per il semplice piacere di partecipare e di vivere in una comunità diversa. Tanti regolamenti, quindi. Questi sono alcune delle attività che abbiamo svolto. Probabilmente, nei prossimi giorni, provvederemo a fare uscire un documento di sintesi delle tante attività portate avanti. Però un ringraziamento particolare permettetemi di farlo, oltre naturalmente a tutti i cittadini che ci sono stati vicini in questi anni, sento di farlo ai consiglieri comunali, agli assessori che sono stati al mio fianco perché non mi sono sentito mai solo grazie alla loro costante vicinanza e grazie al fatto che non mi hanno chiesto nulla di personale se non quello di aiutare e di contribuire al benessere e al miglioramento della nostra comunità. Alcune volte ci siamo riusciti, altre volte no e abbiamo avuto delle difficoltà”. “Sicuramente – ha continuato il sindaco Antonio Bevilacqua – ci sarà spazio per migliorare perché ci sono tante cose da fare. Però, da questa esperienza, sono sicuro di uscire migliore da quando sono entrato proprio perché ho avuto la possibilità di lavorare serenamente e vi assicuro che questa non è una cosa normale come abbiamo visto in questi anni, come abbiamo visto in chi mi ha preceduto quando i sindaci sono stati lasciati soli. Non è questo il mio caso, per fortuna, e quindi mi sento di ringraziare questo gruppo che ha mantenuto fede alla promessa che è stata fatta in campagna elettorale cinque anni fa. Noi, cinque anni fa, abbiamo fatto poche promesse, ma, alcune di queste erano ben chiare e ben precise. Gli altri candidati ci guardavano in maniera torva convinti che noi stessimo facendo delle promesse da marinaio. Per loro è qualcosa di impensabile mantenere in carica gli assessori per cinque anni, rinunciare a parte delle indennità – il 50 per cento dell’indennità di sindaco e il 30 per cento dell’indennità di assessore e di presidente del consiglio – quello di espellere i consiglieri comunali che non fossero rimasti ligi alla promessa di sostenere una compagine amministrativa quale quella del Movimento 5 Stelle. Queste promesse, oltre a quelle della trasparenza degli atti, delle riprese in videoconferenza e in streaming del consiglio comunale. Tutte queste cose che per noi possono sembrare banali, oggi, col senno di poi, perché le abbiamo mantenute come se fossero qualcosa di normale, ma normale per gli altri non erano. Sono state normali per noi che ci siamo affacciati con questa mentalità alla politica. Per questo oggi possiamo dire, per il fatto di averle mantenute, a volte anche ed obiettivamente con difficoltà perché rinunciare ad una parte di indennità quando senti da una parte di opposizione e di popolazione che ti attacca in maniera indecorosa e vergognosa, è stato complicato e difficile. Qualcuno ci diceva ‘ma chi ve lo fa fare, perché non ve la conservate e ve ne fregate di quello che viene detto”. “Ancora una volta – ha continuato il sindaco Antonio Bevilacqua – il fatto di avere deciso di mantenere fede a questo, di aver tenuto compatto questo gruppo, i principi solidi – e per noi sono principi solidi, lo sono stati e continueranno ad esserlo – è stato un muro per uscire migliori da questa esperienza. Voglio sottolineare l’esperienza che abbiamo fatto. Fare politica la si fa non perché bisogna raggiungere un obiettivo personale ma perché si vuole dare un contributo per la propria comunità e allora la si fa spendendosi veramente al massimo, senza pensare a quello che uno può mettersi da parte da un punto di vista personale. Con questa mentalità hanno provato in tutti i modi a farci barcollare. La mia famiglia ha subito anche degli atti intimidatori. È stato terribile svegliarsi una notte con la porta di casa in fiamme, andare a trovare la campagna bruciata. Non diretti direttamente a noi. Ricordo la macchina dell’allora comandante dei carabinieri Giuseppe Castrovilli sulla quale spararono dei colpi di arma da fuoco, piuttosto che l’abitazione di un suo militare, piuttosto che il Cas preso di mira dalla criminalità. Ricordo i furti e le rapine perpetrate da una banda, si è scoperto dalle indagini, che era sostanzialmente comandata dalla mafia locale. Un territorio, quindi, particolarmente difficile e complicato dove ci siamo trovati ad amministrare. Per un territorio che oggi può dire di essere migliore, di vivere un momento migliore. Anche in questo, se non direttamente, ci prendiamo il merito di questo. Tuttavia il fatto di avere tenuto la barra dritta di fronte alle avversità e ai tentativi di farci cambiare idea ed orientamento passando dai binari della legalità ad altri binari, l’abbiamo tenuta dritta”. Il sindaco Antonio Bevilacqua ha detto ancora: “Pietraperzia oggi è un paese migliore anche su questo aspetto. Su questo bisognerà però fare un lavoro lungo e continuo. Per questo ritengo importantissimo il lavoro fatto nelle scuole. Speriamo di aver lanciato delle briciole che rimangano nella mente dei nostri ragazzi perché il problema culturale di superamento di questa mentalità mafiosa purtroppo è ancora lungo. Però riteniamo che ci sia tanto da sperare”. E ha concluso: “Un ultimo appello lo lancio a tutti i cittadini. Questa esperienza, la nostra esperienza e speriamo l’esperienza dei prossimi anni dimostrano che tutti possiamo essere in grado di fare politica. È importante non lasciare la mano e la pallina del gioco nelle mani di chi ritiene di fare politica soprattutto per interessi personali. Risuona nella mia mente una frase che è quella secondo cui la politica è una faccenda troppo seria per essere lasciata in mano ai politici. Quindi occorre mettersi in testa che ognuno di noi può essere in grado di fare politica, di amministrare, ma non soltanto può; deve farlo anche per dimostrare che, al di là di quelle che possono essere le scelte del momento, fare politica è bello, è importante e aiuta a migliorarsi. Oggi ritengo di essere una persona migliore perché quando sei anni fa si pensava alla campagna elettorale, io mai avrei pensato di candidarmi. Io mi sono candidato. Io mai avrei pensato di vincere e ho vinto. Io e la mia squadra mai avremmo pensato di riuscire ad amministrare bene e lo abbiamo fatto. Questo perché ci siamo trovati di fronte ad una scelta: fare qualcosa anche contro quello che era il nostro carattere e il nostro modo di fare. Il fatto di mettersi in prima linea come è stato per me in particolare è stata una cosa importante. Per me e anche per il paese. Ci sono tanti giovani e meno giovani che possono dare un contributo, quindi è importante che facciano questo passo avanti. So che ci sono tante persone valide che, al di là di questa campagna elettorale in corso, hanno il timore di mostrarsi. È però importante interessarsi e iniziare ad occuparsi della cosa pubblica perché rende migliori e rende migliore il posto in cui ci troviamo. Spero che queste mie parole possano, in qualche modo, servire e portare a una riflessione personale che possa migliorare la nostra comunità e un bocca al lupo a tutti i candidati per la prossima campagna elettorale per le amministrative e speriamo che si continui su questa strada che abbiamo già tracciato”. GAETANO MILINO

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