ENNA. Traffico internazionale di anabolizzanti via Internet. Undici arresti in varie parti d’Italia.
Sequestrate diciottomila confezioni di sostanze dopanti e stupefacenti. Il “ricavo” del traffico illecito circa un milione di euro.
ENNA. Gli undici sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di vari reati. In particolare agli arrestati viene contestato “L’utilizzo e la somministrazione di farmaci o di altre sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti”. Altre accuse “precursori di droga, produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope”. Gli arresti effettuati all’alba di questa mattina su richiesta della dottoressa Luisa Bruno, GIP – Giudice delle Indagini Preliminari – della Procura della Repubblica di Enna. Questi i nomi degli undici arrestati: Andrea SAURO, nato il 09.08.1992 a Leonforte (EN), residente in Nissoria (EN), via Bacilleri 23 ; Filippo SAURO, nato a Leonforte (EN) il 10.09.1979 residente in Nissoria (EN), via Bacilleri n. 23; Michele RICCO nato a Salerno il 5.05.1985 residente in Capaccio Paestum (SA), via Carlo Alberto dalla Chiesa s.n.c.,; Rocco BERNARDI, nato ad Agropoli (SA) l’1.11.1985, residente in Capaccio Paestum (SA), via Sandro Pertini n. 382; Stefano NUNZIATO nato a Savigliano (CN) il 22.12.1985, residente in Melissano (LE), via Milano n. 36; Daniele MORELLO, nato a Gallipoli (LE) il 25.10.1986, residente in Alezio (LE), via Gallipoli n. 110 ; Alessia ESPOSITO nata a Gallipoli (LE) l’8.10.1989, ivi residente in viale Europa n. 39; Andrea ROCA, nato a Modena il 27.06.1981, residente a Serramazzoni (MO), via Giardini Sud n. 3095; Erio CADEGGIANINI, nato a Pavullo nel Frignano (MO) il 18.05.1960, ivi residente in via per Serramazzoni n. 40; Rocco PITTELLI, nato a Soverato (CZ) il 12.11.1987, residente a Soverato (CZ) via Paolello n. 2; Massimo MARGIOTTA, nato ad Asti il 09.06.1980, residente in Asti, corso Torino n. 20. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati stamattina 12 marzo nell’auditorium “Falcone e Borsellino” del Palazzo di Giustizia di Enna. Nell’operazione sono stati impegnati militari del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della salute di Roma oltre a 200 militari dell’Arma dei carabinieri in Provincia di Enna e in tutto il territorio nazionale.
L’indagine, brillantemente diretta per oltre due anni dal giovane Sostituto Procuratore dottore Giovanni Romano (di recente prematuramente scomparso) è scaturita dal monitoraggio dei social network e dei siti web (piattaforme di e-commerce) utilizzati anche per la vendita online di sostanze anabolizzanti e stupefacenti. Tali indagini hanno consentito l’individuazione di una fitta rete di soggetti dediti alla distribuzione, sul territorio nazionale, di tali sostanze. “Gli indagati sono risultati – si legge in un comunicato stampa della Procura della Repubblica di Enna – essere utilizzatori massivi di mezzi di comunicazione telematici e di strumenti di pagamento digitali, anche mediante identità artefatte, allo scopo di eludere eventuali controlli”. “Gli stessi, inoltre – si legge ancora nel comunicato stampa – erano in diretto contatto con centri di distribuzione nelle province di Salerno, Lecce e Modena e con altri soggetti pregiudicati e attivi nel medesimo traffico illegale”. Ulteriori indagini ed approfondimenti sui canali di vendita hanno permesso anche di individuare collegamenti tra gli indagati e titolari o gestori di palestre, negozi di articoli per “Body Builder” e, in alcuni casi, giovani atleti non professionisti “quali utilizzatori ultimi delle pericolose sostanze anabolizzanti”. Con lo stesso provvedimento sono stati emessi 57 decreti di perquisizione domiciliare e personale “a carico di altrettanti soggetti”. I numerosi sequestri effettuati su tutto il territorio nazionale e le successive analisi chimico-tossicologiche effettuate sui campioni in questione nei laboratori dei carabinieri delle Investigazioni Scientifiche (RIS) di Roma e dell’Università del sacro Cuore della Capitale “hanno permesso di riscontrare la produzione clandestina delle sostanze sequestrate per la maggior parte di provenienza estera”.
L’analisi dei flussi finanziari ha permesso, inoltre, di tracciare transazioni internazionali verso la Bulgaria, la Slovacchia, la Polonia, la Romania, la Serbia”. Sono stati inoltre attivati canali di cooperazione internazionale “ottenendo risultati estremamente positivi in termini di individuazione di soggetti e aziende, noti agli organi di polizia collaterale, e dattivi nel traffico di anabolizzanti”. I sequestri, eseguiti nel corso di due anni di attività investigativa, “hanno consentito di sottrarre dal commercio illecito circa 18.000 (diciottomila) confezioni (flaconi. Blister, compresse) di sostanze dopanti e stupefacenti di cui circa 300 (trecento) flaconi di sostanze stupefacenti (nandrolone) rinvenute all’interno di spedizioni postali individuate in tutta Italia per un valore complessivo stimato ammontante a circa un milione di euro. I venditori, nell’ambito del loro e-commerce illecito, dispensavano consigli e terapie su come assumere i farmaci vietati. Venivano redatti, inoltre, veri e propri “planning terapici” pur non avendo alcuni titolo accademico “o precipua competenza in materia”. Dalel indagini è venuto fuori pure che l’età media dei consumatori di tali pericolose sostanze oscillava tra i 20 e i 40 anni “con rari casi di ultrasessantenni utilizzatori di sostanze dopanti per migliorare la loro forma fisica in previsione delle vacanze estive”. GAETANO MILINO