BARRAFRANCA. Condiglio del 21 settembre, ordine del giorno per il comparto agricolo

BARRAFRANCA. Condiglio del 21 settembre, ordine del giorno per il comparto agricolo

- in Barrafranca
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BARRAFRANCA.  È stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale, dal  sindaco Fabio Accardi e dalla amministrazione comunale. Tra le richieste, “La revoca del tributo beneficio irriguo dal 2014 al 2017”. Questo il documento integrale: “Il presidente del consiglio comunale del Comune di Barrafranca, vista le determinazione della conferenza dei capigruppo del 10 settembre 2018, visto lo statuto comunale, viste le disposizioni dell’Ordinamento Enti Locali Regione Sicilia, propone l’approvazione del seguente ordine del giorno: “Stiamo vivendo un momento storico particolarmente delicato per il nostro territorio  che si spopola a ritmi vertiginosi a seguito della mancanza di lavoro e vede impoverire la nostra comunità delle risorse migliori, cioè i giovani, registrandosi, al contempo, un aumento dei fenomeni di criminalità diffusa. L’agricoltura, che storicamente ha rappresentato la principale fonte di reddito e sviluppo  delle aree interne, oggi vive una fase di particolare crisi dovuta a diversi fattori, molti dei quali legati a scelte politiche non adeguate  che spesso hanno portato a penalizzare i prodotti della nostra terra favorendo l’ingresso di prodotti stranieri”. “Ciò nondimeno – si legge ancora nel documento – i nostri agricoltori sono stati ulteriormente penalizzati dalla grave carenza di infrastrutture adeguate e funzionali”. “La diga Olivo, importante opera che doveva rappresentare il volano per la nostra agricoltura e per l’economia tutta, doveva creare le condizioni di sviluppo e ammodernamento dell’intero comparto agricolo. Invece  non ha mai raggiunto la piena funzionalità, anzi, di anno in anno, i ritardi nella programmazione della stagione irrigua, la mancanza di tempestività nelle manutenzioni, il mancato completamento dei canali di adduzione della acque, hanno ridotto l’area servita a pochi ettari, a fronte dei 2.500 ettari che potenzialmente doveva servire la diga, provocando lo sfinimento di quei pochi imprenditori agricoli che credevano di potere fare impresa nel proprio territorio  e costringendoli ad abbandonare i poderi e, nei casi peggiori, ad emigrare fuori dall’isola”. “In ultimo, ed ecco il danno oltre alla beffa: il beneficio irriguo che i proprietari dei fondi si sono visti richiedere nel luglio scorso, tributo che già colpisce i già martoriati agricoltori. Tale tributo viene considerato iniquo ed ingiusto non solo perché non si è avuto per gli agricoltori alcun beneficio irriguo prodotto dal consorzio di bonifica a loro favore, ma anche, non di rado, invece, sono stati prodotti danni a carico degli agricoltori che, a causa dell’improvvida interruzione dell’erogazione dell’acqua o della precoce sospensione del servizio, non sono riusciti a completare i cicli culturali impiantati, con gravi ripercussioni economiche per le loro aziende e per l’economia tutta”. “”n virtù di ciò, il Sindaco, la Giunta Comunale ed il Consiglio Comunale tutto chiedono: maggiore attenzione per il comparto agricolo in genere, la revoca del tributo beneficio irriguo per gli anni di riferimento 2014, 2015, 2016 e 2017 ed il reperimento dei fondi dal bilancio regionale e la cancellazione dello stesso previsto dall’articolo 10 comma 6, legge regionale 45/1995”. “Chiedono anche la cessazione delle gestioni commissariali dei consorzi di bonifica   con la nomina dei presidenti individuandoli anche con l’ausilio degli agricoltori coinvolti”. Altre richieste “lo sblocco di tutti i finanziamenti in essere per il completamento delle opere di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’invaso Olivo e delle opere di canalizzazione delle acque di adduzione della diga”. Chiedono infine “che si investa nelle infrastrutture tutte e, in particolare, in quelle al servizio dell’agricoltura”. Gaetano Milino

 

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