Al “Verga” alunni simulano casi di emergenza con il supporto dei volontari della Protezione Civile

Al “Verga” alunni simulano casi di emergenza con il supporto dei volontari della Protezione Civile

- in Barrafranca, Scuola

Un incontro alla Scuola Media “VERGA” dove gli alunni grazie alla Protezione civile di Barrafranca, del presidente Gaetano Bernunzo, hanno fatto conoscere nella teoria e nella pratica le procedure nei casi di emergenza. Presenti i volontari Antonio Ficarra, Mario Caputo e Filippo Caputo. L’attività fa parte del progetto Pon Italiano dove la docente esperta è la prof. Maria Stella Barbagallo mentre la docente “tutor” e  la prof. Pasqua Gulino.

Agli alunni sono state descritte e mostrate situazioni tali (a livello teorico e a livello pratico, tramite filmati e simulazioni) che li hanno indotti a prendere coscienza della funzione anche pratica del linguaggio. Infatti parlare bene in lingua italiana ‘è utile’ non solo a scuola, ma soprattutto nella società, perché è il mezzo principale per comunicare, anche e soprattutto nei casi di emergenza. A questo scopo sono state create appunto situazioni di apprendimento della lingua anche in campo, attraverso situazioni simulate che hanno visto gli alunni protagonisti nel chiamare numeri di emergenza, ad esempio il 118. Le situazioni pratiche sono state precedute da un discorso di tipo teorico, tramite cui si è spiegato agli alunni come funziona una sala radio (che è il cuore in caso di emergenza) e le radio portatili. Si è spiegato cos’è un COM (Centro Operativo Misto) ed un COC (Centro Operativo Comunale). Si è parlato dei sistemi di comunicazione; la comunicazione può avvenire in diversi modi: in maniera diretta, tramite ponti ripetitori, tramite sistemi digitali (TETRA o DMR) o attraverso una rete di comunicazioni di radioamatori. Perché utilizzare la radio nei casi di emergenza? Perché in situazioni di maxi emergenza le linee telefoniche si possono intasare e la comunicazione non avverrebbe, rendendo impossibili i soccorsi. Con la radio portatile invece è possibile comunicare, evitando però cantine, ponti o altri luoghi che non consentirebbero la comunicazione, perché privi di campo. Al centro delincontro anche la spiegazione delle modalità operative, specificando che il coordinatore attiva il personale preposto; i volontari già attivi sul territorio devono posizionare le loro radio come previsto, salvo diverse disposizioni; c’è un identificativo , per esempio per l’ambulanza (ABZ) e per la sala radio; è vietato trasmettere dati personali, perché questo verrebbe a ledere la privacy; se possibile, bisogna usare la radio in maniera riservata, perché la popolazione potrebbe spaventarsi; evitare di fare discorsi lunghi; non utilizzare nomi propri, ma utilizzare sempre il codice della squadra o della sala radio. Si è parlato dei diversi modi di comunicare e dei diversi linguaggi. Il modo di comunicare tramite sala radio è quello che fa uso del codice NATO o ICAO. Sono state date anche alcune nozioni di pronto soccorso, spiegando agli allievi quanto sia importante mantenere la calma in caso di emergenza e che è fondamentale parlare lentamente e in maniera chiara. E’ importante per gli operatori del soccorso sapere gestire le proprie emozioni per potere appunto prestare soccorso, ma è altrettanto decisivo che chi chiama i soccorsi sappia utilizzare un linguaggio consono alla situazione. Gli alunni hanno mostrato tanta curiosità e tanta voglia di mettersi in gioco.

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