Il portavoce del M5S, Katia Baglio sull’emergenza rifiuti: ” La colpa non è di certo della popolazione, che subisce passivamente questo problema, e nè dei lavoratori ecologici. E allora, chi è il responsabile di questo disastro?”

Il portavoce del M5S, Katia Baglio sull’emergenza rifiuti: ” La colpa non è di certo della popolazione, che subisce passivamente questo problema, e nè dei lavoratori ecologici. E allora, chi è il responsabile di questo disastro?”

- in Barrafranca, Politica




Il M5S con il portavoce Katia Baglio, rappresentato in consiglio comunale anche da Alessandro Tambè e Alice Crapanzano, ha evidenziato alcune problematiche sul problema rifiuti e che ha tutti gli elementi per essere un documento politico. Critiche all’amministrazione per azioni amministrative consigliate dal M5S ma che non sono state rese esecutive dall’amministrazione.
Ecco quanto riferito in consiglio comunale dal consigliere comunale Katia Baglio:

“Abbiamo richiesto la convocazione di questo Consiglio Comunale Straordinario, perché non possiamo tacere e rimanere inerti di fronte a questa emergenza igienico-sanitaria, la gente vive un reale disagio di cui solo noi, il M5S ci stiamo facendo carico.
Fino ad oggi il nostro paese non è riuscito ad organizzarne in modo concreto e razionale lo smaltimento dei rifiuti, e gli amministratori che si sono succeduti si sono sempre limitati ad adottare soluzioni provvisorie e MAI adeguate.
Il paese è invaso da discariche abusive a cielo aperto, di cui alcune anche abusive, vedi C.da Sottoserra, zona cimitero, C.da Grazia, San Salvatore e così via, con tutto ciò che le stesse comportano in termini di esalazioni maleodoranti e nocivi, aumento di parassiti, topi, determinando una grave emergenza sanitaria e di rischio per la salute pubblica; Fenomeno che nelle prossime settimane si aggraverà ulteriormente per l’aumento della popolazione dovuto al rientro estivo dei cittadini emigrati all’estero, con conseguente aumento della produzione giornaliera di rifiuti.
Quasi quotidianamente ci troviamo ad assistere a focolai di rifiuti che sprigionano nell’aria che respiriamo enormi quantità di esalazioni tossiche.
Oltre a tutto ciò, come se non bastasse, bisogna aggiungere anche il problema generato dai rifiuti speciali i quali, contenendo sostanze altamente inquinanti, per il loro smaltimento devono subire processi molto più complessi e costosi, e il nostro comune non è in grado di far fronte a tutto questo, o almeno non senza il Vostro aiuto.
La colpa non è di certo della popolazione, che subisce passivamente questo problema, ne dei lavoratori ecologici, i quali anche loro vivono uno stato di grande disagio lavorativo. E allora la domanda sorge spontanea, chi è allora il responsabile di questo disastro?
La colpa è del sistema Ato e della miopia di consiglieri e amministratori che si sono succeduti negli anni, i quali non hanno avuto la lungimiranza di attuare un piano rifiuti concreto e valido nel lungo periodo, ma anche questa amministrazione non è da meno.
Il 7.7.2016 il Consiglio Comunale ha approvato un regolamento per la gestione dei rifiuti e la raccolta differenziata. Sono passati circa 15 giorni e non un solo atto consequenziale e attuativo è stato posto in essere da questa amministrazione, troppo impegnata ancora nelle guerre politiche interne per le poltrone. Siete il peggior esempio di democrazia e contemporaneamente il miglior esempio di politica egoista, prepotente, troppo impegnata a mantenere stabili i propri equilibri, i propri interessi, una politica CIECA alle esigenze della comunità. L’esempio lampante del FALLIMENTO totale.
Non posso non evidenziare Signor Sindaco, la sua incapacità nel gestire l’emergenza, ho partecipato come ospite a quel Tavolo tecnico tenutosi il 14 Luglio scorso, le ho proposto di portare avanti due azioni contestuali, l’una ordinaria e l’altra straordinaria, volta all’immediato sgombro delle discariche a cielo aperto.
Le ho consigliato di iniziare ad attuare subito la raccolta differenziata, di creare punti di raccolta, provvisori e temporanei, dei rifiuti differenziabili, in attesa di realizzare un CCR,d’introdurre il compostaggio domestico, di migliorare la corretta gestione della Casa Dell’acqua, per diminuire il consumo di plastica….ma nulla di tutto ciò è stato reso esecutivo.
Lei si è semplicemente limitato ad emanare un’ordinanza in cui chiede la deroga ai limiti di conferimento in discarica e l’intervento dello Stato…o della Regione, tramite misure straordinarie non meglio specificate.
Io non lo accetto…mi dispiace….non accetto di avere un Sindaco che allarga le braccia e dice….non possiamo fare altro!!!!, non accetto chi si arrende, quando vedo altri sindaci, di altri paesi, protestare e lottare per risolvere l’emergenza rifiuti.
Io non credo che lei possa SOLO emanare un’ordinanza in questo caso, non credo che nessuno degli ospiti, i quali hanno preferito assentarsi, non possa fare niente perché ognuno nell’ambito delle rispettive competenze, in relazione alla qualità e funzione dallo stesso rivestita, ha l’obbligo di FARE qualcosa, ed è per questo che noi CONSIGLIERI COMUNALI DEL M5S abbiamo chiesto questa convocazione. Mi chiedo perché non ha mia sollecitato il Presidente della Regione a chiedere e ottenere finalmente …questa volta lo Stato di emergenza.
Ricordo a me stessa, che lo stato di emergenza secondo la L. 225/92 può essere richiesto nei casi previsti all’art. 2 comma 1, lettera c ,ovvero quando si tratta di “calamità naturali o connesse con l’attività dell’uomo che in ragione della loro intensità ed estensione debbono, con immediatezza d’intervento, essere fronteggiate con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo”.
Il soggetto competente a proporlo nel nostro caso è il Presidente della Regione Sicilia, ai sensi dell’art. 5 della medesima disposizione legislativa, soggetto che lei avrebbe dovuto prontamente sollecitare.
Attraverso La delibera dello stato di emergenza viene così stanziato un importo per realizzare i primi interventi nell’ambito dell’emergenza. Ulteriori risorse possono essere assegnate, con successiva delibera. Viene nominato il Commissario delegato, responsabile degli interventi da realizzare per superare la situazione di criticità. Allo scadere dello stato di emergenza ovvero 180 giorni, (prorogabili per altri 180 gg) viene emanata un’ordinanza “di chiusura” che disciplina e regola il subentro dell’amministrazione competente in via ordinaria e individua il soggetto responsabile, d’intesa con la stessa amministrazione. Il punto centrale è che durante tale periodo agli interventi per affrontare l’emergenza si provvede con ordinanze in deroga alle disposizioni di legge, ma nei limiti e secondo i criteri indicati con la dichiarazione dello stato di emergenza e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico. Che cosa significa questo…che in questo modo verrebbero derogati tutti i limiti di conferimento nelle discariche.
Ecco un esempio di azione straordinaria che lei avrebbe potuto portare avanti.Ma lei è FORSE troppo impegnato nella ricostruzione di una maggioranza inesistente…Non lo so…so solo che la gente quando ha bisogno molto spesso non si rivolge al Sindaco di Barrafranca, ma chiede aiuto al M5S… e su questo la invito a riflettere. Sempre nell’ambito delle responsabilità… mi chiedo quale sia il ruolo dell’ATO “ENNAEUNO”, il quale dovrebbe in virtù di espressi obblighi contrattuali occuparsi della gestione del servizio di Igiene Ambientale, la quale fingendo di non sentire…rinvia tutto e tutti…Sindaco compreso…ai livelli regionali.
Ebbene ricordiamo agli stessi, anche se non presenti, le loro responsabilità, e ricordiamo agli stessi che in un’ottica di bilanciamento degli interessi, il diritto alla salute pubblica, garantito e tutelato dall’ordinamento giuridico dall’art. 32 della Cost. viene prima di ogni inadempimento contrattuale del Comune di Barrafranca o dei cittadini, e invito gli stessi a farsi carico dei loro obblighi. Voi tutti siete oggi qui chiamati perché questo Comune non è in grado di fronteggiare e risolvere da solo questa emergenza sanitaria che sono i rifiuti, per cui ci serve l’aiuto di tutti voi, fosse anche una semplice autorizzazione, la messa a disposizione di risorse umane e mezzi o qualunque altra cosa dovesse essere necessaria per dare delle risposte e soprattutto una soluzione immediata a questo problema che rischia di affossare una intera comunità.
Bisogna avviare un piano straordinario di rimozione dei rifiuti, che nel giro di qualche giorno renda nuovamente vivibile il nostro paese, che abbia una durata di un paio di mesi, al fine di superare il periodo estivo e darci, altresì, il tempo materiale per organizzare ed attuare il piano rifiuti ordinario, partendo dal regolamento approvato il 7.7.2016.
Detto questo, concludo invitando tutte le autorità presenti e non a collaborare nell’interesse comune adoperandosi concretamente, per quanto di competenza, anche attraverso l’approvazione e/o autorizzazione delle attività di pulizia straordinaria delle nostre strade, in deroga ai normali limiti normativamente previsti. Questa è una situazione di emergenza e richiede pertanto delle soluzioni anch’esse di emergenza e soprattutto urgenti e immediate”.




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