La tradizione orale e i gesti raccontati dallo studioso Pino Biondo

La tradizione orale e i gesti raccontati dallo studioso Pino Biondo

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Il canto della “ninna nanna”, i giochi di strada dei bambini come il girotondo, le filastrocche infantili ma anche i canti del corteggiamento, del matrimonio e le lamentanze durate il corteo funebre. C’è tutto questo e molto altro nel lavoro “Il ciclo della Vita” presentato nella sala conferenze “Mons. Cravotta” da parte dello studioso sulla tradizione orale, Pino Biondo, originario di Pietraperzia, ma residente sempre nell’ennese e da molto tempo a Gagliano Castelferrato. I suoni e canti popolari del cuore della Sicilia sono compresi in due Cd in cui sono presenti anche le trascrizioni dei testi letterari. Ad organizzare l’evento la sezione Avis del presidente Giuseppe La Rosa. Presente anche l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione e ai Servizi Sociali, Egidio Cumia il quale è stato une delle ultime uscite dopo il terremoto della politica degli ultimi giorni. Al di la delle questioni politiche che imperversano in questi giorni Egidio Cumia ha sottolineato l’importanza di questo lavoro che è una riscoperta della tradizione e cultura etno-musicale e che un modo originale da far conoscere alle nuove generazioni. A presentare Biondo i suoi amici, Gaetano Bernunzo e Totò Faraci, il quale lo ha descritto con le sue frasi in rima. Lo studio raccolto in un Dvd ha presentato lo spaccato di una Sicilia dove Pino Biondo è andato ad “indagare” tramite testimonianze ed immagini di una tradizione orale unica ed irripetibile nei comuni dell’ennese ed anche a Barrafranca. “ Ho visitato diversi comuni dell’ennese ed ho appreso le proprie tradizioni – afferma Biondo – e tra questi anche Barrafranca dove ad esempio ho raccolto il canto della ninna nanna da una barrese, MariaAssunta Lanza, la quale la sua testimonianza è diventata di un’importanza storica unica”. E poi anche le filastrocche infantili che accompagnavano il gioco con la trasmissione del dialetto da generazione in generazione. Pino Biondo, 61 anni, è ritornato a Barrafranca con la consapevolezza di poter ritrovare anche tanti amici perché è stato il portiere, che tanti avrebbero desiderato, sia per la Barrese che nella Morandi. Il presidente dell’Avis, Giuseppe La Rosa ha rimarcato l’importanza dell’iniziativa e questo può essere portato non solo nelle scuole ma anche in associazioni locali dove vi sono soci della terza età che, di sicuro, condivideranno il loro mondo dell’infanzia e delle filastrocche. Una raccolta di testimonianze musicale che hanno accompagnato il corso della vita di ognuno tra cui anche quello della nascita, matrimoni lamenti e marce funebri.




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