ll sindaco e la sua giunta: “I consiglieri avrebbero dovuto e potuto approvare il piano”

ll sindaco e la sua giunta: “I consiglieri avrebbero dovuto e potuto approvare il piano”

- in Barrafranca, Politica

“ Il consiglio comunale ha perso un’importante occasione di riequilibrare i conti del comune ed evitare il dissesto. I consiglieri avrebbero potuto e dovuto approvare il piano”. A dichiararlo è il sindaco Salvatore Lupo e la giunta comunale secondo quando verificatosi nelle ultime sedute del consesso civico. Non manca la replica ad alcune dichiarazioni da parte del sindaco Lupo sul piano di riequilibrio il quale parla di un termine ultimo di approvazione del bilancio entro il quale doveva essere approvato. “ Il termine dei novanta giorni – afferma il primo cittadino Salvatore Lupo – decorre dalla data di esecutività della delibera di avvio della procedura di riequilibrio che non poteva essere dichiarata immediatamente esecutiva per mancanza del quorum previsto dalla legge con il voto espresso dalla maggioranza dei componenti, e quindi da 11 consiglieri e non da 8 come si verificò nella stessa seduta”. Diversi i consiglieri comunali i quali nell’ultima seduta hanno criticato l’amministrazione su una dichiarazione della segretaria inerente alla scadenza del 9 settembre come termine ultimo dell’approvazione del piano. “ La segretaria Crescimanna – continua Lupo – ha dichiarato cosa ben diversa; non ha obiettato nulla in merito alla dichiarazione di esecutività della delibera di avvio, ma, alla luce delle mie osservazioni e della Giunta, la stessa esecutività era stata messa in discussione, come emerge anche dalla pronuncia del Tar, la quale non poteva escludere una decorrenza diversa”. Quindi secondo il primo cittadino Lupo  sarebbe stata la Corte dei Conti a fugare ogni dubbio, se solo il Consiglio comunale avesse approvato il piano. Ma per capire in pieno la situazione politica bisogna andare indietro dove il sindaco Lupo e presidente del consiglio, Calogero Zuccalà sono stati oggetto di una decisione arrivata dal Tar. “ Non mi risulta – continua Lupo – che il presidente del consiglio abbia manifestato la volontà e disponibilità per la convocazione del consiglio Comunale”. Lupo spiega come lo scorso 9 settembre aveva chiesto la convocazione comunale (senza esito positivo) e poi anche due giorni dopo (11 settembre). Trascorsi sette giorni il sindaco ha presentato ricorso al Tar. “ In difesa delle istituzioni sia del sindaco che dell’intero consiglio comunale – conclude il sindaco Lupo – ho presentato ricorso perché la città rischiava di perdere un’occasione importante di riequilibrare i conti. Adesso, se la Corte dei Conti dovesse ravvisare gli estremi del dissesto, gli stessi consiglieri che non lo hanno evitato, dovranno dichiararlo e dovranno deliberare l’aumento al massimo delle tasse”. Lo spettro del dissesto sarebbe inevitabile tanto che a ravvisarlo sarà la Corte dei Conti. Intanto domani alle ore 20 convocazione urgente della seduta del consiglio comunale inerente agli effetti del recente ricorso al Tar. Questa la dicitura del punto che sarà posto in discussione: “Autorizzazione al presidente del consiglio comunale a resistere al ricorso al Tar promosso dal sindaco Avv. Salvatore Lupo (anche quale privato cittadino).

 

 

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