No all’affannosa “caccia” al donatore

No all’affannosa “caccia” al donatore

BARRAFRANCA. Incontro tra gli studenti dell’istituto agrario e i rappresentanti delle associazioni Avis e Aido

La cultura della donazione come gratuità grazie alla testimonianza da parte di una donna barrese che ha donato il proprio rene ad un familiare. Ha riscosso successo l’iniziativa promossa dagli alunni della scuola dell’istituto agrario di via Ferreri Grazia che fa riferimento all’istituto Falcone di cui dirigente è Maria Stella Gueli supportata da Fabio Accardi. Gli studenti dell’lpsar, riuniti in assemblea d’istituto con il presidente Giuseppe Bonasia, studente di quinto anno, hanno incontrato i rappresentanti di due associazioni di volontariato, l’Avis con il presidente Giuseppe La Rosa e l’Aido, Concetta Piazza, assieme a Gaetano Bernunzo, già presidente provinciale Avis e componente dell’Aido, e poi Salvatore Marotta. Presente anche il vice responsabile dell’istituto, Alessandro Sansone. Un’associazione quella dell’Aido che anche nella cittadina barre- se sta acquistando consensi.
«E’ stato un tema attuale e la necessità per gli studenti di utilizzare questi momenti – afferma il presidente dell’assemblea Giuseppe Bonasia studentedi quinto anno – di confronto democratico è per noi un modo di poter prendere consapevolezza della realtà che li circonda e sviluppare senso civico e capacità attiva di partecipazione sociale». L’incontro ha avuto anche una finalità di rilevanza sociale tanto che la donazione del sangue e la donazione di un organo nonostante la differenza sostanziale hanno in comune la convinzione di dare qualcosa di proprioper il prossimo che si trova in uno stato di sofferenza. Gli studenti hanno proposto la visione di un filmato sul tema della donazione dal titolo «Chiara come il latte rossa come il sangue».
La pellicola, che è stato il filo conduttore e il punto di partenza per un dibattito, parla di una storia di una ragazza affetta da leucemia la cui vita è legata alla ricerca di un donatore compatibile. Toccante e commovente la testimonianza della presidente dell’Aido locale Concetta Piazza che ha donato un rene al fratello. Il presidente della seziote locale Avis, Giuseppe La Rosa, ha sottolineato il grande successo della sezione locale che ad oggi ha raggiunto quota 1000 donatori (la tessera è stata consegnata alla giovane Valentina Asaresi) confermando la grande sensibilità dei barresi. «Mi complimento – afferma Gaetano Bernunzo – con-gli studenti per la partecipazione composta e attenta ed invito i ragazzi maggiorenni ad avvicinarsi al mondo delle donazioni. Donare sangue, quindi, vale il doppio, perché salva la vita a chi riceve il sangue e mantiene sano il donatore».
RENATO PINNISI

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