Il Salotto artistico-letterario “Civico 49” ospita il prof. Totò Faraci

Il Salotto artistico-letterario “Civico 49” ospita il prof. Totò Faraci

- in Barrafranca, Civico 49
Totò Faraci al Salotto artistico-letterario

Nella riunione di giovedì 7 febbraio 2019 il Salotto artistico-letterario “Civico 49” di Barrafranca (EN) ha avuto l’onore di ospitare il prof. Totò Faraci, poeta estemporaneo dalla vena facile. Ogni evento, ogni occasione è buona per verseggiare, per esprimere, in rima, sentimenti, emozioni, momenti di vita. Dopo i consueti saluti del padrone di casa Gaetano Vicari, il socio Alessandro Geraci ha voluto omaggiare l’ospite leggendo una sua breve poesia scritta per l’occasionale. Spigliato e ironico come sempre, Totò  si è presentato leggendo una sua biografia dal titolo:

1942 – 2019 TOTÒ FARACI. DAL 1942 … AI GIORNI NOSTRI. I SETTE DECENNI E UN SETTENNIO… di TOTÒ FARACI

Totò Faraci e Alessandro Geraci

«-PRIMO DECENNIO 1942/1952 Nasce il 3 ottobre del 1942, nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale, nei pressi del “Casello di Bubudello” tra Geraci e Geracello, ove crebbe … “forte jucundoso e bello!”.  Frequenta la scuola rurale, pluriclasse, presso la Casa Cantoniera di Bubudello, dove consegue la licenza elementare a pieni voti. Ottavo rampollo d’una famiglia numerosa di dieci figli (+ 2) derivanti dalla prima moglie del padre, la grande famiglia contadina decide di farlo studiare. Trascorse, così, il suo primo decennio di vita campestre, fatto di bei momenti, “tra cani, gatti, conigli, galline e armenti…”.  -SECONDO DECENNIO 1952/1962 Totò si trasferisce in città, dove frequenta una nuova quinta elementare, per via che, in ritardo, venne a sapere di dovere sostenere gli esami di ammissione per accedere alla Scuola Media. L’anno scolastico 1953/54 lo vede impegnato in quinta elementare e nel corso di preparazione agli esami integrativi. Nei tre anni di scuola media, brilla per l’impegno, la buona volontà e l’interesse dimostrati, ma si piazza al terzo posto in ordine di bravura, dopo il futuro artista – letterato Tanino Vicari e il compagno di banco tale Lino Gentile. Totò s’iscrisse all’Istituto Tecnico industriale di Piazza Armerina, cosicché, nel quinquennio 1957/1962, con tenacia e abnegazione si avvia verso il conseguimento del diploma di perito industriale, capo tecnico – meccanico,  riportando la media del sette (otto in italiano). -TERZO DECENNIO 1962/1972 A soli 20 anni è insegnante tecnico – pratico presso l’IPSIA “Ernesto Ascione” di Palermo. Anno per anno consegue la qualifica di ottimo. Tra il maggio 1965 e luglio 1966, adempie agli obblighi militari di leva Casale Monferrato (Alessandria), congedandosi con il giudizio di ottimo, sul foglio matricolare e con il grado di sergente di fanteria. Tornato a Palermo, riprende a insegnare materie tecniche – pratiche sino all’anno scolastico 1969/70. Nel 1967 fa un viaggio di piacere in Inghilterra. Al suo ritorno si fidanza con Cettina Faraci, attuale unica moglie. Quel periodo è vissuto con un breve intervallo a Pisa, dove per quaranta giorni frequenta un corso di aggiornamento. Il 24 agosto 1968 convola a giuste nozze e consegue l’abilitazione per l’insegnamento di Educazione Tecnica nella scuola media.



Il 20 ottobre del 1969 è già papà.  -QUARTO DECENNIO 1972/1982 Gli anni scolastici 70/71, 71/72 lo vedono inserirsi nella bellissima schiera degli insegnanti della scuola media “Giovanni Verga” di Barrafranca. Quivi si stabilizza la famiglia composta da Totò, Cettina, Michele e Fabrizio. Fonda insieme a degli amici e amiche il “Club 70” che si occupa dello sviluppo socio- culturale del paese, conseguendo risultati positivi. Entra in politica (1970/1990) e riveste diversi ruoli nella vita sociale: per due anni è vice preside della scuola “Verga”; viene eletto consigliere comunale. Diviene segretario della Democrazia Cristiana, assessore allo sport e alla pubblica istruzione, e sindaco di Barrafranca dal 1977 al 1980 (3 anni). In questi anni organizza feste, ricorrenze, mostre, concorsi di poesie (anche in vernacolo), partecipazione a corsi di aggiornamento a Pergusa, attività teatrali di fine anno, proiezioni – cineforum e chi più ne ha più ne metta.

Totò Faraci e Gaetano Vicari

-QUINTO DECENNIO 1982/1992.In questo periodo continua a fare politica, ma non fa più il sindaco. Rimane semplice consigliere comunale, dedicandosi maggiormente alla scuola. Dal 1985 al 1990 svolge il ruolo di consigliere e assessore provinciale a Enna.  Nel 1990, dopo un intenso lavoro politico, ricco di esperienze che l’hanno fatto maturare, sia in età, sia come formazione complessiva, Totò Faraci decide di ritirarsi dalla politica per dedicarsi al sociale. Insieme al figlio Fabrizio, fonda AMICO SOCCORSO – servizio con ambulanza anche notturno e spende ben dieci anni della sua vita, come soccorritore e centralinista. In questo frattempo dona aiuto, gratis et amore Dei, a dei ragazzi svantaggiati in matematica e francese. Cura i nipoti e fa visita agli ammalati dando, a domicilio, ascolto, sostegno morale e materiale. Fa parte di un gruppo di preghiera ed è anche catechista presso la parrocchia “Madre della Divina Grazia”. Guida una squadra di calcio formata da ragazzi della parrocchia.  – SESTO DECENNIO 1992/2002 Si diplomano i figli Michele e Fabrizio. L’uno è Perito elettrotecnico ed entra nella polizia di Stato, mentre l’altro è ragioniere disoccupato. Dal 2005 al 2015, per un decennio, Fabrizio apre un Baby – Park (giochi per bambini e ragazzi), sicché papà Totò si mette a disposizione per una fattiva collaborazione, in materia di sicurezza e accoglienza. Nel 1996, a 54 anni, Totò lascia la scuola media e va in pensione, con 38 anni di servizio. A ogni collega che andava in pensione, nel tempo, ha dedicato un componimento poetico (satirico- umoristico).Particolare attenzione meritano le due satire composte per la buonanima di Pino Giunta, sulla scia del poema dantesco e l’altra meravigliosa, la Decumeroneomania, satira boccaccesca sul Decamerone, dedicata al professore sempiterno re della Corea, prof. Diego Aleo. In questi anni Totò Faraci partecipa al gruppo di azione cattolica parrocchiale, fa parte della Caritas diocesana e viene segnalato a partecipare a 4 incontri Caritas, a Roma, come collaboratore diocesano. Inoltre gestisce la ristrutturazione del Collegio da Batia, amministrando, per conto della Diocesi, la somma di 80 milioni di lire. – SETTIMO DECENNIO 2002/2012 Diventato nonno di quattro bei nipoti, adesso Totò si gode la famiglia cui è stato sempre molto legato. Fa, dunque, il nonno a tempo pieno, non trascura la collaborazione alle attività parrocchiali e si dedica maggiormente a quelle della campagna. Continua a fare il soccorritore presso l’Associazione di Volontariato Amico Soccorso, dedicandosi ai turni di notte, alla bella età di ultrasessantenne. Non tralascia, però, di prendere carta e penna per scrivere delle riflessioni spontanee che lui non ama chiamare vere e proprie poesie. A 70 anni sonati riunisce una trentina di nipoti e cugini e nell’occasione delle feste di fine anno (nel giorno della festa della Santa Famiglia di Nazareth, è il 2012), regala un libretto di sue composizioni a ogni invitato, nipoti e cugini intimi. Più e più volte viene invitato a ridiscendere in campo, per ridedicarsi alla politica. Totò risponde: “Bellissima esperienza quella fatta, tra il ’70 e il ’90, esperienza sicuramente costruttiva, ma da non ripetersi.”

SETTANT’ANNI DI BON’ANNATA 2012/2019

… Ma quanti sacrifici, affanni e prove

prima di giungere al duemila e diciannove!

Possa io vivere oltre i cent’anni,

in piena salute… con pochi malanni!

Potere scrivere versi diversi

chè se non scritti andrebbero dispersi.

Versi sinceri, affettuosi, veraci

alla maniera di Totò Faraci.

La cosa che di più lo meraviglia,

è questa bell’unione di famiglia.

L’altra cosa che al cuore gli sta

è l’umana famiglia nella società!!! (Totò Faraci).»

Quaderni pieni di ricordi, poesie, fatti di vita vissuta: questo è ciò che il poliedrico Totò Faraci ha presentato agli amici del Salotto. Al termine Vicari ha donato all’ospite un libro come ricordo della serata. (Fonte Totò Faraci. Foto Gaetano Vicari)

Rita Bevilacqua



 

You may also like

L’origine della “Visita ai Sepolcri” del Giovedì Santo

Cerchiamo di capire l’origine della pratica devozionale cristiana