Troina. UIL sicurezza per i testimoni della legalità

Troina. UIL sicurezza per i testimoni della legalità

- in Enna

Troina.  Riportiamo integralmente il comunicato stampa della UIL Sicurezza di Enna che, con il segretario provinciale Biagio bevilacqua, ha incontrato nella cittadina dei Nebrodi il sindaco Fabio Venezia che negli scorsi giorni ha rivolto un forte ed accorato appello al Presidente della Repubblica per chiedere una zione più incisiva e risolutiva dei problemi che ostacolano lo sviluppo di quel territorio. «Questa non è la battaglia di una persona contro un sistema che opera in questo territorio – ha dichiarato il sindaco Fabio Venezia durante il consiglio comunale  – , ma per il futuro del nostro territorio e delle aree interne. Bisogna concretizzare idee, parole e azioni e ripartire con l’attenzione dello Stato, perché da soli gli amministratori non possono compiere il loro dovere”.

Di seguito il comunicato di UIL Sicurezza.

Troina è una bellissima cittadina del territorio nord della provincia di Enna. Ricca di storia, cultura, bellezza del paesaggio. È in una posizione confinante coi Nebrodi e un balcone sull’Etna, terre e boschi di rara bellezza. È anche un territorio silente, lontano dai clamori delle zone iper abitate, iper condizionate del mondo stressato.
È anche una zona sfiorata dagli appetiti criminali di gruppi o associazioni mafiose che speculano sui boschi demaniali per arricchirsi disonestamente a spese dello Stato e della gente perbene.
Sebastiano Fabio Venezia, prima da cittadino, poi da Sindaco di Troina, ha dato voce e ha messo la propria faccia a queste costernazioni, denunciando fatti gravi e lesivi del tessuto sociale ed economico di quelle zone.
Da allora si sono mosse le Istituzioni, fra le quali l’allora Presidente del Parco dei Nebrodi Dott. Antoci, che hanno contrastato quei fenomeni mafiosi colpendo modalità e metodi che di fatto drogavano e limitavano economia e libertà in quei contesti.
Superata la prima fase, in cui è stata tenuta alta la guardia (forse sull’onda emotiva di gravissimi fatti quali l’attentato alla vita del Dott. Antoci, fortunatamente andato a vuoto grazie ai Poliziotti prontamente intervenuti), adesso si rischia la paralisi, in riferimento anche alle azioni che la politica in particolare dovrebbe compiere per sostenere economicamente e socialmente quel territorio. Anche la giustizia dovrebbe ottimizzare i suoi interventi e le sue risorse, in modo da colpire, o continuare a colpire i fatti illeciti.
Uil Sicurezza e i Lavoratori di Polizia che ne fanno parte, il 19 gennaio, ha voluto incontrare il Dott. Sebastiano Fabio Venezia per manifestargli vicinanza e solidarietà.
La Polizia di Stato di Enna c’è stata, c’è e ci sarà, ma consapevole del fatto che non può e non deve mollare il nobile impegno di continuare l’opera di prevenzione e repressione in quel territorio. Se possibile ancora di più e ancora meglio, consapevoli, allo stato, di una Dirigenza che condivide questa analisi ed intenti, ma anche che il rischio di mollare o arretrare anche minimamente il controllo del territorio, significa abbandonare le popolazioni dell’alta provincia al cancro della mafia e della sua decadenza economica e sociale.
Noi ci siamo, sempre!!!

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