Pietraperzia. “Chi sono i veri banditi?”

Pietraperzia. “Chi sono i veri banditi?”

- in Pietraperzia
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La domanda posta dalla scrittrice pietrina Anna Marotta. Il “quesito” durante la serata per la presentazione del volume “Il bandito Testalonga. La resistenza di un vinto”, scritto proprio da lei. Al tavolo della presidenza, Pierangelo Giambra, editore, dell’opera, oltre a Lucia Miccichè, presidente della associazione “Amici della Biblioteca”. C’erano pure il poeta Giuseppe Mistretta ed Emiliano Spampinato alla chitarra acustica. Tra il numeroso pubblico, in prima fila, il sindaco di Pietraperzia Antonio Bevilacqua e sua moglie Michela Ciulla. Tra i presenti anche l’assessore comunale alla Cultura Chiara Stuppia e lo storico Franco Lalomia. La kermesse si è tenuta nella sala conferenze dell’ex convento di Santa Maria di Gesù di piazza Vittorio Emanuele. In sala anche alcuni ragazzi di colore della comunità “Don Bosco 2000”. Moderatrice Lucia Miccichè. La manifestazione organizzata dalla associazione “Amici della Biblioteca”. Ad apertura, Emiliano Spampinato ha cantato il brano “Mi votu e mi rivotu”. È stato proiettato poi un book trailer sul bandito Testalonga. La ricostruzione della sua figura con i vestiti realizzati da Fabrizio Lunetta. Tra le prime immagini del filmato, il sito archeologico “Rocche” e il castello Barresio. Lucia Micicchè, ad inizio della serata, ha detto: “È una storia che sta nelle radici della Sicilia. Ci colloca in una Sicilia bella ma spietata descritta anche dai cantastorie”. “Bisogna togliere – ha concluso la Miccichè – il velo del mistero e svelare la verità. La cultura è uno strumento per comprendere la vita”. Pierangelo Giambra ha evidenziato la necessità di avvicinare alla lettura anche i bambini. Ha poi letto la motivazione che ha permesso ad Anna Marotta di vincere il primo premio del concorso “La Nostra Terra 2017” bandito dalla stessa casa editrice. Anna Marotta ha cominciato con il chiedersi se Testalonga fosse “un eroe o un bandito gentiluomo”. “Perché nasce la leggenda? Quali le radici?”, ha continuato la giovane scrittrice pietrina. “Testalonga – ha detto ancora Anna Marotta – è un iceberg e la Sicilia è Pietraperzia. Il popolo è stato vittima di un sistema feudale a danno dei più deboli”. Ha poi mostrato delle slides che riproducevano i documenti dei tempi su tale vicenda. “Ho voluto fare tornare di nuovo a casa Testalohga. Stasera ci siamo tornati noi”. E ha concluso: “Chissà se un giorno terminerà questo mondo oscuro ed omertoso”. Gli interventi conclusi dal sindaco Antonio Bevilacqua. “Questa storia – ha detto il sindaco di Pietraperzia – ci fa capire da dove veniamo e la nostra storia e ci spiegano atteggiamenti che maturano e non riusciamo a superare Speriamo che con il tempo venga superata tale mentalità”. “Questo fa capire molte cose”, ha concluso il sindaco Antonio Bevilacqua. Al termine, omaggio floreale per Anna Marotta offerto dagli Amici della Biblioteca. La serata conclusa con un rinfresco – offerto dalla stessa associazione “Amici della Biblioteca” – nel chiostro Santa Maria di Gesù addobbato per l’occasione. GAETANO MILINO

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