Pietraperzia. Chiesa Madre stracolma e palloncini bianchi per l’ultimo saluto al piccolo Salvatore Termine

Pietraperzia. Chiesa Madre stracolma e palloncini bianchi per l’ultimo saluto al piccolo Salvatore Termine

- in Pietraperzia

Lutto cittadino proclamato dal sindaco Antonio Bevilacqua. Bandiere a mezz’asta e listate a lutto nei sodalizi e negli edifici pubblici del paese. Fiaccolata in programma domenica prossima. Prenderà il via alle 18,30 da piazza Vittorio Emanuele e raggiungerà la chiesa Madre. Il lutto cittadino proclamato dal sindaco con ordinanza e pubblicizzato anche attraverso manifesti listati a lutto ed affissi nei muri del paese. La piccola bara bianca è uscita dalla sua casa di via Mandre alle 16,20. Portata a spalla da alcuni amici di famiglia fino in chiesa. All’uscita di casa, palloncini bianchi sono stati fatti volare in cielo. Altri palloncini dello stesso colore all’uscita del feretro dalla chiesa. Un lungo applauso prima della partenza della bara verso la chiesa. Altri applausi al termine del discorso commemorativo del sindaco Antonio Bevilacqua e all’uscita dalla bara dalla chiesa. Il corteo funebre ha attraversato alcune strade del centro storico: vie Ville, Corrao, Principessa Deliella, Messina e San Giuseppe. Dietro alla cassa bianca, i genitori del piccolo Salvatore, William Termine e Graziella Viola. La mamma sorreggeva una foto del piccolo. Arrivati in chiesa, è stata posta sulla bara. Sul coperchio della cassa, un cuscino di rose bianche offerto dalle piccole Gaia e Denise, sorelline di Salvatore. Per tutta la strada, la banda musicale ha intonato alcune marce “allegre”. Campane a “festa” all’arrivo del corteo funebre in chiesa. Dietro ai familiari, per tutta la strada e in chiesa, il sindaco Antonio Bevilacqua in fascia tricolore, gli assessori Chiara Stuppia e Laura Corvo e il maresciallo Giuseppe Geraci, comandante la stazione carabinieri di viale Don Bosco. Durante il passaggio del feretro gli esercizi commerciali hanno abbassato le saracinesche. Il rito funebre è stato concelebrato dai parroci della matrice e della parrocchia Madonna delle Grazie don Osvaldo Brugnone e don Angelo Ventura. Al rito funebre hanno partecipato pure degli zii che indossavano magliette bianche. Davanti era riprodotta la foto di Salvatore. Dietro alcune frasi. Tra esse una significativa: “Voglio venire in cielo per venire a riprenderti”. All’inizio delle celebrazioni, accompagnate dal coro parrocchiale, don Osvaldo ha detto: “Oggi un angelo è volato in cielo. Affidiamo a Dio il nostro piccolo fratello Salvatore”. Don Osvaldo, all’omelia, ha detto: “Viviamo insieme questo momento di dolore. Dobbiamo restare in silenzio senza sprecare parole. Ci consolano le parole di Dio che arrivano ai cuori dei genitori”. “Oggi accompagniamo al sepolcro – ha continuato don Osvaldo – il piccolo Salvatore in attesa che sbocci come un fiore nella primavera eterna della resurrezione”. “La nostra via e la nostra morte non sono indifferenti per Dio”, ha detto ancora don Osvaldo Brugnone. E ha concluso “La volontà di Dio è che nessuno vada perduto. La vita eterna trova la sua pienezza nella fede in Dio”, ha concluso don Osvaldo. Al termine delle celebrazioni, ha preso la parola il sindaco Antonio Bevilacqua Questo il suo discorso integrale: “A nome di tutta la cittadinanza sento il dovere di esprimere il dispiacere e la tristezza che ha invaso i cuori di tutti noi. Nessuno oggi voleva trovarsi qui per i funerali del piccolo Salvatore. Nessuno poteva voler male ad un bambino di due anni e mezzo e nessuno, ieri mattina, poteva neanche lontanamente immaginare quello che da lì a poco sarebbe successo. Eppure Salvatore, da ieri, non c’è più a causa di una serie di tragiche coincidenze, Salvatore è stato strappato troppo presto alla vita. Da ieri i genitori, i nonni, gli zii, le sorelline e i cuginetti non hanno più la possibilità di prendersi cura del loro piccolo ometto. La morte più beffarda si è concretizzata ieri ed ha sconvolto tutti noi. Non c’è stato un pietrino che non sia rimasto colpito da questa assurda tragedia”. “Immagino che il dolore che provano una mamma e un papà che sopravvivono alla morte di un figlio sia atroce, provochi un dolore incolmabile e lasci senza fiato, quasi senza energie. Nessuno muore mai nel cuore di chi lo ha amato e noi speriamo che l’abbraccio di tutti i pietrini serva a farvi sentire meno soli” Il sindaco ha concluso: “In molti hanno dimostrato vicinanza concreta alla famiglia anche con piccoli gesti, ma molto significativi. A nome della famiglia vi ringrazio e vi esorto a continuare a stare loro accanto perché questo sarà un dolore che li accompagnerà per il resto della vita”. GAETANO MILINO

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