Pietraperzia – Extracomunitari ospiti nella casa canonica del clero affidati all’associazione “don bosco 2000”

Pietraperzia – Extracomunitari ospiti nella casa canonica del clero affidati all’associazione “don bosco 2000”

- in Pietraperzia

PIETRAPERZIA. Giovedì mattina verso le dieci  sono arrivati 21 extracomunitari destinati dal prefetto Maria Rita Leonardi al comune di Pietraperzia ed ospitati nella casa canonica di via San Giuseppe messa a disposizione in comodato d’uso  dai tre parroci Giovanni Bongiovanni, Osvaldo Brugnone ed Angelo Ventura. L’accoglienza è stata fatta dall’associazione  “Don Bosco 2000” che gestirà la presenza di questi giovani tutti maggiorenni. Per l’accoglienza sono stati presenti  il vicario  foraneo don Osvaldo Brugnone ed alcuni della Caritas della Chiesa Madre con la presidente Agata Rabita, Concetta di Blasi, Giuseppina Marotta; presenti alcuni volontari pietrini collaboratori di “Don Bosco 200”; per l’amministrazione comunale l’assessore all’immigrazione  Michele Laplaca, il maresciallo Giuseppe Geraci ed alcuni vigili urbani. La provenienza dei  21 giovani è la seguente:  dieci Bengalesi,  cinque Gambiani, tre Ghana, uno Guinea, uno Senegal ed uno Mali. I neo arrivati erano presenti in provincia di Enna  come CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria). Tali strutture sono individuate dalle prefetture, in convenzione con cooperative, associazioni e strutture alberghiere, secondo le procedure di affidamento dei contratti pubblici.
L’associazione “Don Bosco 2000” già nei primi giorni ha fatto una ricognizione individualizzata della situazione di partenza ci ciascuna persona in un contesto globale di personalità. Ora sta approntando i progetti pedagogici di recupero che prevedono attività individualizzate ed impegni corali. Inoltre un punto forte è la collaborazione con l’associazionismo locale. Un primo incontro è stato fatto in chiesa madre con il gruppo giovani. Gli ospiti hanno evidenziato la loro situazione di provenienza ed il loro tessuto sociale.
“Il mondo cattolico – afferma mons. Osvaldo Brugnone – in questo cammino di accoglienza ha dimostrato maturità ed apertura. I nostri gruppi ecclesiali sono tutti disponibili a collaborare con la “Don Bosco 2000”  per inserire i 21 extracomunitari nel tessuto sociale e cittadino. Abbiamo dato una disponibilità di volontariato affinché trionfi il principio della solidarietà e della fratellanza”.

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