Edilizia, e non solo, un settore in profonda crisi nel 2017

Edilizia, e non solo, un settore in profonda crisi nel 2017

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La crisi che ormai attanaglia la provincia di Enna, e non solo, sta colpendo vari settori produttivi e lavorativi della società. In questi ultimi anni hanno chiuso i battenti numerose attività commerciali, l’agricoltura ha subito le perdite maggiori a causa anche di una scarsa programmazione delle risorse, come nel caso dell’utilizzo dell’acqua della diga Olivo che oggi è pressochè inutilizzabile, come abbiamo più volte ribadito nei nostri servizi.

Un’altro settore, che negli anni passati era trainante per la nostra economia e cioè l’edilizia ha avuto un drastico calo degli occupati negli ultimi anni, si parla del 50%, qualcosa come c.a. 2000 posti in meno, il che ha significato ritorno all’emigrazione, alla ricerca di un posto di lavoro fuori anche dall’Italia, la solita Germania la meta più ambita, una emorragia ancora oggi inarrestabile e che sta decimando intere popolazioni nei comuni dell’intera provincia, sta riducendo la presenza di alunni nelle scuole di ogni ordine e grado, con tutte le conseguenze che sono facilmente immaginabili.

Gli occupati nel settore edilizio in provincia tra il 2007 e il 2008 erano di 4231 unità, per arrivare a 2034 nel periodo 2016 – 207, un calo preoccupante come i salari siano passati da 26milioni a 11milioni di euro. lo riferiscono i sindacati di categoria, in un articolo di W. Savoca apparso oggi sul quotidiano La Sicilia, il segretario generale Filca Cisl Francesco ludici, il segretario territoriale Ust Cisl Carmela Petralia ed il responsabile territoriale Filca Cisl Epifanio Riccobene. “Senza investimenti, né interventi a risentirne è lo sviluppo del territorio” secondo la Cisl che riporta come esempio la viabilià ormai fortemente compromessa e l’incompiuta Nord Sud bloccata da anni e ribadiscono ancora “«Occorrono, perciò, interventi strutturali urgenti, indifferibili risolutivi, un attento monitoraggio della domanda economica della provincia di che necessita di risorse ingenti anche sul tema dell’edilizia scolastica» dicono ludici, Petralia e Riccobene ribadendo che incalzeranno gli enti preposti «perché la politica non può continuare a guardarsi allo specchio» rivolgendo poi un appello alla Regione perché «non può continuare ad esercitare il ruolo del pescatore che attende invano la sua preda”.

Gli amministratori, quelli locali in particolare, devono prendere coscienza e farsi carico di queste problematiche dimostrando alla cittadinanza, con azioni forti e concrete, che è possibile fare qualcosa, uno scatto di reni, insomma, che dimostri la valenza sociale della politica volta a creare il benessere di tutti i cittadini.

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