Enna, Non riparte la bonifica del sito di Pasquasia

Enna, Non riparte la bonifica del sito di Pasquasia

- in ENNA PROV

Ci siamo occupati parecchie volte della vicenda Pasquasia con una serie di trasmissioni radiofoniche, in cui, carte alla mano, si dimostrava che il sito poteva essere ancora produttivo e che quindi non erano remote le possibilità di creare nuova occupazione in un territorio, quello della ex provincia di Enna, che vedeva già allora molti giovani recarsi altrove per trovare una sistemazione. Lo sfruttamento era stato proposto da delle società, non italiane, che già avevano avanzato questa ipotesi in modo concreto e fattibile. ” Il sito secondo alcuni studi può essere sfruttato con l’estrazione di sale di potassio per oltre 30 anni mentre dallo scarto della lavorazione si andrebbe a produrre un materiale molto richiesto a livello mondiale come il magnesio metallico” come veniva affermato durante un intervista radiofonica e pubblicato in un articolo sul sito radioluce.it. Dopo anni di abbandono e di inattività (la miniera fu chiusa nel 1992) il sito fu interessato alla bonifica del soprassuolo per cui la ditta incaricata doveva smaltire circa 20 milioni di chili di amianto così come 1 milione di metri cubi di materiali tra cui bidoni di prodotti chimici, materiale ferroso, legno, plastica e vetro presenti in una mega discarica ed olio dielettrico presente negli impianti elettrici (trasformatori MT BT). Anche la Regione Siciliana, con diverse audizioni in Commissione Attività Produttive si è interessata del problema per un territorio che ha bisogno di una bonifica che però dopo che era iniziata è stata interrotta dalle vicende giudiziarie in cui sono stati coinvolte responsabile di un’ azienda incaricata e di altre persone tramite misure cautelari per corruzione e traffico di rifiuti.

E’ di questi giorni, invece, un ennesimo stop alla attività di bonifica perchè la gara dovrà essere di nuovo bandita e quindi aggiudicata, come recita la disposizione commissariale b. 216 del 26 ottobre 2017 del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti. che ha come  oggetto “Verifica del progetto esecutivo nonché il supporto alla validazione del progetto di “Messa in sicurezza del sito minerario dismesso di Pasquasia nel Comune di Enna”, ai sensi dell’an. 26 del D. Lgs. n. 50/2016. Gara senza esito per mancanza dei requisiti.”

E dopo le opportune premesse, potete leggere sul documento originale la disposizione che evidenzia “Di non aggiudicare, per le motivazioni di cui in premessa, l’affidamento del servizio di verifica del progetto esecutivo relativo alla realizzazione della “Messa in sicurezza del sito minerario dismesso di Pasquasia nel Comune di Enna”, ai sensi deIl’art. 26 del D.Lgs. 50/2016, in quanto l’unico concorrente che ha presentato l’offerta non possiede i requisiti di capacità tecnico- professionali previsti nella lettera d’invito”.

L’unico concorrente era una ditta di Carlentini (Sr) che evidentemente non rispondeva ai requisiti richiesti per portare a termine un progetto di grande importanza per quel territorio e per quelli vicini che oggi vivono una crisi che sembra al momento difficilmente reversibile.

 

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