Siciliani e Sicilianità- il Teatro Ditirammu di Palermo

Siciliani e Sicilianità- il Teatro Ditirammu di Palermo

Apprendiamo con rammarico che il Teatro Ditirammu di Palermo chiude i battenti. Ad annunciarlo Elisa e Giovanni Parrinello, con una lettera aperta letta alla fine dell’ultimo spettacolo estivo (notizia riportata da Repubblica.it Palermo del 25 settembre 2017). I motivi: non riuscire più a sostenere le spese economiche. Il Teatro Ditirammu, inaugurato a Palermo nella sua sede di via Torremuzza 6 nello storico quartiere della Kalsa, nel maggio del 1998 da Vito Parrinello, è  uno tra i più piccoli in Italia e certamente l’unico del genere in Sicilia, che ha ripreso e promulgato le melodie dei canti popolari siciliani. Ne tracciamo, per chi non lo conoscesse, una breve storia della nascita del Ditirammu!

Vito Parrinello fondatore del Teatro Ditirammu.

Il termine Ditirammu proveniente dal termine Ditirambo: antichissima tecnica recitativa di origine greca che inneggia al dio Bacco e al vino. Le origini della Compagnia di Canto Popolare Ditirammu risalgono all’antica formazione di canto folklorico costituitasi negli anni ‘30 grazie alla Direzione Artistica del Maestro Carmelo Gioacchino e alle ricerche musicali di Giovanni Varvaro (chitarra, friscaletto e marranzano), fondatore con Rizzo e Corona del movimento futurista del primo novecento siciliano. Gioacchino e Varvaro continuarono un lavoro di ricerca e di recupero del folklore degli ambienti popolari, iniziato alcuni decenni prima da insigni ricercatori come Giuseppe Pitré, che lo stesso Varvaro ebbe modo di frequentare nella Libreria Internazionale Reber al Càssaro. Varvaro fondò a Palermo nel 1934 (in occasione del matrimonio del Principe Ereditario Umberto di Savoia con Maria José, omaggiati con una rassegna di cori folklorici da tutte le Regioni per rappresentare la Nazione intera) il Coro della Conca d’Oro, il primo dei cori folklorici siciliani e attivo fino alla fine degli anni ‘50. Il Coro si esibì in numerose manifestazioni sia nazionali sia internazionali, vincendo nel 1955 il Campanile d’Oro, premio della competizione nazionale radio-televisiva fra tutte le Regioni d’Italia. Tra i componenti del Coro della Conca d’Oro, oltre a Giovanni Varvaro, zio di Vito Parrinello, vi era anche Irene D’Onufrio, madre di Vito. Fino a qualche anno prima della sua scomparsa avvenuta nel 1973, il Varvaro continuò a far diffondendole le melodie popolari tramite i suoi allievi e, tra questi, Vito Parrinello (chitarra) e Rosa Mistretta (canto popolare) che ne hanno seguito gli insegnamenti, messi a frutto in successive formazioni e continuando una tradizione di famiglia che dal 1995 trova la sua sintesi nella Compagnia di canto e memorie popolari Ditirammu e prosegue nell’espressione artistiche dei figli Elisa (direzione artistica, teatro, danza popolare e creativa, canto e sceneggiatura teatrale) e Giovanni (tamburello e percussioni).

Rosa Mistretta, fondatrice del Teatro Ditirammu.

Il Teatro viene inaugurato a Palermo nello storico quartiere della Kalsa, all’interno dei locali originariamente destinati alle scuderie di Palazzo Petrulla, nel maggio del 1998. Sin dall’inizio l’Associazione si è impegnata anche per la promozione culturale dei giovani con la creazione di laboratori artistici per bambini e ragazzi già dai primi anni del 2000. La collaborazione col professore Antonino Buttita e la moglie Elsa Guggino, entrambi antropologi, e l’opportunità avuta in occasione di visite animate al Museo Etnografico Giuseppe Pitré, ha permesso a Vito e Rosa di restituire al pubblico antichi Canti come l’antico “Triunfu pi Santa Rosalia”, portato in scena in occasione di u’ Fistinu, cioè i festeggiamenti in onore della Santa patrona di Palermo; oppure di integrarli in spettacoli come “Ninnarò il Presepe raccontato”, durante il periodo natalizio, in cui vengono riprese alcune parti del “Viaggio Dulurusu” di un cantastorie del ‘700, Benedetto Annuleru, o ancora “Martorio”, con alcune parti di “La Simana Santa”, in occasione delle festività pasquali. Fra le tante esibizioni in varie parti del mondo, è da ricordare quella del 1 maggio 1995, quando in piazza San Pietro Vito e Rosa, accompagnati dai figli Elisa e Giovanni, cantarono in presenza di Sua Santità Papa Giovanni Paolo II, un antichissimo “Rosario della Madonna di Trapani”. Inoltre è stata creata scuola teatrale DitirammuLab di Elisa Parrinello, rivolta ai giovani dagli 8 ai 18 anni, luogo destinato al gioco-lavoro e al divertimento teatrale, gestita da esperti professionisti e insegnanti specializzati, la quale scuola ha già all’attivo la messa in scena di alcuni spettacoli teatrali (Ur e l’esercito della Salvezza; In mio onore; La 101 fermata a richiesta) scritti e diretti da Elisa stessa, e di BumBum percussioni a cura di Giovanni Parrinello, percussionista del gruppo Tamuna, vincitori del Premio Andrea Parodi nel 2014 e del Premio Fabrizio De André nel 2016, i quali hanno ricevuto nel 2017 la Tessera preziosa del Mosaico Palermo, che premia le eccellenze della città.

Fonte: www.teatroditirammu.it

Rita Bevilacqua

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