Pietraperzia. Arrestato pregiudicato per maltrattamenti in famiglia e minacce

Pietraperzia. Arrestato pregiudicato per maltrattamenti in famiglia e minacce

- in Pietraperzia

I militari della Stazione Carabinieri di Pietraperzia, hanno tratto in arresto Rosario Cutaia, pregiudicato di 27anni, residente a Pietraperzia. L’accusa nei suoi confronti è “di maltrattamenti in famiglia e minacce”. L’uomo, nel corso degli ultimi tempi, si è reso protagonista di vari episodi di maltrattamento nei confronti della propria madre. “Nella giornata di domenica scorsa – si legge nel comunicato stampa della Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina – ha posto in essere ulteriori episodi di violenza sempre contro la madre, nonché di minacce di morte nei confronti dei propri fratelli. Pertanto, veniva tratto in arresto in flagranza di reato e tradotto presso la Casa Circondariale di Enna”. Questa mattina si è tenuta presso il Tribunale di Enna l’udienza di convalida, nel corso della quale il giudice convalidava l’arresto e disponeva la sua permanenza in carcere. Non è la prima volta che Rosario Cutaia viene arrestato. A metà gennaio di quest’anno i militari della Stazione Carabinieri di Pietraperzia di viale Don Bosco lo avevano arrestato. Rosario Cutaia, era stato arrestato dai militarei dell’Arma di Pietraperzia per resistenza e minacce a pubblico ufficiale. Lui, sempre a metà gennaio era sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. L’arresto di metà gennaio, perché il pregiudicato pietrino. L’uomo, era andato presso la locale Stazione Carabinieri oltre l’orario di apertura al pubblico. Dopo avere visto che la caserma era chiusa, iniziava ad aggrapparsi e a scalciare il cancello d’ingresso cercando di forzarlo. Arrivati i carabinieri, impegnati nel servizio di controllo del territorio, Rosario Cutaia “continuava la sua condotta violenta anche nei loro confronti, scagliandosi contro ed iniziando a minacciarli. Con difficoltà, i militari riuscivano a bloccarlo e a trarlo in arresto. L’arrestato, ultimate le formalità di rito, veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Enna a posto disposizione dell’Autorità Giudiziaria”. GAETANO MILINO

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