Bikers dopo 650 km con la bandiera di Aisla arriveranno a Santiago di Compostela in coincidenza per la giornata mondiale contro la Sla

Bikers dopo 650 km con la bandiera di Aisla arriveranno a Santiago di Compostela in coincidenza per la giornata mondiale contro la Sla

- in Barrafranca

Fare un percorso di 650 chilometri per i malati di Sla. Saranno due i protagonisti, Salvatore Trumino e Luciano Caruso che in bici dal 6 fino al 21 giugno, concluderanno il cammino portoghese “Lisbona – Fatima – Santiago de Compostela”. I due siciliani porteranno la bandiera dell’Aisla e simbolicamente rappresenteranno tutti i malati di Sla (sclerosi laterale amiotrofica). L’iniziativa ha una valenza internazionale ed è stata inserita nel “Global Day”, la giornata mondiale contro la Sla che si celebra il prossimo 21 giugno. Il vescovo della diocesi, Rosario Gisana ha incontrato nei giorni scorsi uno dei due bikers, Salvatore Trumino, di Piazza Armerina e il referente dell’associazione Aisla, Michele La Pusata, malato di Sla dal 2007 con l’ insostituibile moglie Stella Salvaggio. Gisana nella sede vescovile ha benedetto alcuni oggetti con la scritta Aisla che verranno portati durante il percorso. Don Rosario conosce Michele La Pusata da quando si è insediato a Piazza Armerina ed è sempre presente durante le varie testimonianze di un malato di Sla e dei suoi familiari i cui valori e sentimenti sono da prendere come esempio di fraternità e fratellanza cristiana.

Salvatore Trumino, è un ex compagno di Piazza Armerina ed ha già percorso in bici lo scorso anno la via francigena del cammino di Santiago e sarà accompagnato dal compagno di viaggio il catanese Luciano Caruso. “ Abbiamo sposato una causa – affermano Trumino e Caruso – per stare vicino a chi soffre pedalando in un luogo di preghiera. Porto con me anche due ciocche di capelli di Michele che lascerò nel luogo della Madonna di Fatima e nella cripta di Santiago De Compostela”. Michele La Pusata ha accolto con gioia la notizia del cammino portoghese da dedicare a tutti i malati di Sla. “ Ringrazio Dio per avermi donato il dono del sorriso e per avere nel mio percorso di vita molte persone vicine. A volte noi pretendiamo di avere tutto ma quello che conta è la buona relazione tra le persone. Questa è una iniziativa internazionale in cui tutti i malati di Sla sono sostenuti da una forza di fede e di volontà che ci permette di pedalare anche se siamo immobili. Un grazie a tutti coloro che danno forza alla nostra volontà”. Non è un caso che anche un fratello di Michele, Salvatore La Pusata con la moglie Tina Costa e il figlio Giorgio hanno concluso in questi giorni a piedi il Cammino di Santiago di Compostela, un lungo percorso dai pellegrini di 321 km che da Oviedo arrivano al santuario di Santiago. Quest’anno la campagna mondiale del Global Day sarà sui social network e il tema è “Cheers to a world free of Als/Mnd” (Brindiamo a un mondo senza la Sla) e sarà un’occasione per sensibilizzare e invitare a sostenere Aisla con una donazione. I due bikers durante il viaggio scatteranno delle foto prima, durante e all’arrivo del loro viaggio a Santiago. Per postare le foto del viaggio su Facebook i ciclisti utilizzeranno la pagina dedicata Aisla Global Day. Esiste anche l’hastag, unico a livello mondiale, #ALSMNDWithoutBorders”. Michele La Pusata di recente è stato nominato consigliere nazionale Aisla dove presidente è l’amico Massimo Mauro e ultimamente il suo “ Testamento sulla Vita” dopo alcuni giorni sulla morte di Dj Fabo in cui rimarcava di rispettarne la scelta ma di non condividerla ha avuto risonanza anche a livello nazionale. “ La mia voglia di vivere – ha detto Michele La Pusata – e di restare accanto alla mia famiglia è più forte di tutto”.

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