Il barrese Generale Luigi Calcedonio CANNADA

Il barrese Generale Luigi Calcedonio CANNADA

Chi era il Generale Luigi Calcedonio CANNADA , a cui è intitolato il tratto del viale che va dalla fine del Corso Garibaldi al Bivio Catena di Barrafranca (EN)? Era un Generale di Divisione dei Carabinieri, nato a Barrafranca, uno dei tanti uomini che hanno dato lustro e gloria al nostro paese!

LUIGI CALCEDONIO CANNADA nacque a Barrafranca il 4 maggio 1895. Fratello del defunto Dott. Arturo CANNADA, fondatore dell’omonima farmacia.

Dopo aver conseguito la licenza liceale, fu ammesso all’Accademia Militare di Modena, dove esce col grado di Sottotenente. Assegnato al 147° Fanteria, in zona di guerra, si distinse in numerose imprese.

Il 5 giugno 1917 fu gravemente ferito sul monte Mrzli, chiamato più semplicemente dai soldati italiani Monte Smerle, lungo la valle dell’Isonzo, tra la Bainsizza e Caporetto, appena al di là della frontiera tra Italia e Slovenia.

Dopo aver frequentato un corso per allievi piloti presso il Battaglione Scuola Aviatori, divenne istruttore pilota. Fu uno dei primi piloti della nascente aeronautica e istruttore nel campo di aviazione  militare della Malpensa fino al dicembre 1919.

Nel 1920 fu assegnato alla Legione Carabinieri di Palermo. Promosso capitano, svolge il proprio servizio in diversi reparti della penisola.

Nel 1934, assegnato al Ministero della Guerra, divenne responsabile della sezione di controspionaggio in Friuli – Venezia Giulia.

Partecipò come comandante di battaglione alla Seconda Guerra Mondiale nei Balcani (ottobre 1940-maggio 1941)

Nel 1942, raggiunto il grado di tenente colonnello, comandò l’XI Battaglione Carabinieri in Montenegro.

Dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943, rifiutò di collaborare con i tedeschi  e venne fatto prigioniero dai nazisti e internato in vari lager fino alla fine della guerra.

Promosso Colonnello, nel 1952 comandò la Legione Carabinieri di Padova.

Nel 1956 fu nominato Generale di Brigata e, infine, Generale di Divisione nell’ausiliaria.

È stato insignito della medaglia Mauriziana al Merito.

Morì a Padova il 25 marzo 1966.

Per i suoi meriti e il suo valore, dietro richiesta del benemerito prof. Salvatore Ciulla, alcuni decenni fa il Comune di Barrafranca gli intitolò il tratto del Viale  che va dalla fine del Corso Garibaldi al Bivio Catena.

Fonti: prof. Salvatore Licata    Testo: Prof. Salvatore Ciulla, “Barrafranca negli anni trenta”, Palermo 1985/86.

Rita Bevilacqua

 

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