In attesa della rappresentazione de “A Vasacra” nel giorno del mercoledì santo

In attesa della rappresentazione de “A Vasacra” nel giorno del mercoledì santo

- in Barrafranca

Già si respira l’atmosfera del mercoledì santo una delle più belle rappresentazioni dell’isola, “A Vasacra” ovvero la via Crucis, dove personaggi e luoghi rappresentano gli ultimi momenti della passione e morte di Gesù in un percorso itinerante. La caratteristica di questa forma di teatro itinerante coinvolge tutta la comunità grazie alla dedizione dell’associazione Gruppo Spettacolo Arcobaleno. Anche il testo ha una sua valenza consegnato alla comunità grazie al lavoro prezioso dello storico Carmelo Orofino e del compianto don Sandro Bernunzo. Non per questo a Cianciana l’evento de “ A Vasacra” è stata reputata una delle più belle rappresentazione teatrale che rivive i momenti della passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo. C’è chi anche ha rimarcato come “A Vasacra” (arrivata alla sua 31 edizione) sia unica nel suo genere perché oltre a svolgersi in vernacolo barrese si ispira alle “laude umbre” riconducendolo al “ pianto della Madonna “ di Jacopone da Todi. Al di la di questo la settimana santa barrese è caratterizzata dalla rappresentazione de “A Vasacra” allestita sotto forma di teatro itinerante e che riproduce la vita ebraica di quel tempo. Si svolge in quattro diversi punti del centro abitato in cui vengono rappresentate le scene dell’orto del Getsemani (Largo Canale), il Sinedrio di Caifa (piano Ciulla), il palazzo di Pilato (piazza Regina Margherita) ed il Golgota con la crocifissione (via Carcerati). “ Una iniziativa che durante gli anni registra sempre il coinvolgimento dell’intera collettività – afferma il presidente dell’associazione Arcobaleno – e che è bella per i suoi testi ma anche perché è entrata a far parte della tradizione locale”. Tra i personaggi principali figura Giuseppe Ciulla (Gesù), Maria Rosa Gueli (Madonna), Angelo Faraci (Caifa), Ignazio Faraci (Pilato). La regia è affidata a Valerio Faraci e Luigi Geraci.

“A Vasacra” è la rappresentazione artistica della vita, passione, morte e resurrezione di Gesù Cristo. In quanto arte, acquista un valore aggiunto se “usata” per rimandare al valore della violenza, della sofferenza vissuta e spesso taciuta. Ecco perché quest anno abbiamo voluto dedicare “A Vasacra” al tema della violenza sulla donna. La durezza di questo tema rimanda indubbiamente al calvario vissuto da Cristo, come al dolore di donne maltrattate e uccise barbaramente, spesso dagli stessi uomini che dicono di amare. E allora quando l’arte si fa strumento di comunicazione di tematiche forti ed attuali, diventa voce per quanti non ne hanno ed assume un valore sociale che incarna, in questo caso, un sentimento di indignazione condiviso.
La scelta di tre donne che narrano la sofferenza e la gloria di Cristo non è casuale, è la rappresentazione dell’umanità femminile che di fronte all’indifferenza di quanti tacciono la violenza provocata e vissuta, chiede aiuto, grida il dolore ed infonde speranza. Il merito principale va a chi ci ha lasciato in eredità il prezioso testo della Vasacra: don Sandro Bernunzo e il professore Carmelo Orofino. Il loro impegno culturale rimane fisso nel tempo e noi siamo lieti ed orgogliosi di interpretare la loro opera.

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