Il complesso rustico di Torre di Pietro

Il complesso rustico di Torre di Pietro




Torre di Pietro- territorio Piazza Armerina (1)Percorrendo la strada provinciale 15 (Barrafranca-Piazza Armerina), in direzione Piazza Armerina, superato di pochi chilometri  l’incrocio con la strada provinciale 169 che porta a Mazzarino, ci immettiamo a destra in una stradina che conduce alla contrada Torre di Pietro. Questa è importante per la presenza di reperti archeologici risalenti ai periodi romano-bizantino-arabo. Essa è conosciuta soprattutto per la presenza del complesso rustico di TORRE DI PIETRO. A tal proposito, lo storico barrese Liborio Centonze scrive: ” La Torre di Pietro si colloca nella storia della grande vallata della villa del Casale, indiziando la presenza romana, bizantina e araba, con cocci vascolari utilizzati come sostanza statica nei vari conci che compongono la malta della sua struttura muraria…” (Navigando i Fiumi-volume secondo, Edizioni Nova Graf, 2013).

Torre di Pietro- territorio Piazza Armerina (6)Si tratta di un baglio fortificato con due corti, una più antica merlata, che nell’angolo nord-ovest presenta una torre, e una più recente. La parte più antica, con molta probabilità risale al XII sec. con la cinta della prima corte e una grande torre quadrangolare, costruita in pietrame e malta terrosa. Nel XV o XVI secolo le strutture sono riprese e aggiunte i merli alla torre. Nel XVII o XVIII secolo fu costruita la cappella, addossata sul lato ovest della prima cinta e gli ambienti residenziali. In seguito, sul lato nord, furono aggiunti la stalla con un secondo recinto e un grande magazzino. La Torre ha due piani collegati con una gradinata che presenta diversi rifacimenti. I vani del piano terra sono tutti collegati con la chiesa. Il materiale utilizzato è gesso dolce, mentre i muri presentano la malta con rifacimenti in gesso a scaglie, tipiche del XVII secolo. I primi documenti scritti in cui è citata la Torre di Pietro risalgono al 4 giugno 1604, positati presso lo studio del notaio Ippolito Spinelli e parlano di un certo Giovanni Tommaso Polizzi che possedeva il suddetto territorio, esteso 134 salme di cui 124 lavorative. Nel XVIII secolo nel volume conti comunali dell’archivio di Stato, vol. 1850, dal conto d’introito ed esito dell’anno 1768- 1769, risulta che in epoca il comune di Piazza era in possesso dello jus pascendi del territorio di Torre di Pietro, composto in onze 52, tarì 29, grane 14, da Giuseppe Genova e consorte. Nel 1778 Torre di Pietro, che allora apparteneva al barone Antonio Genova Parisi, contribuì a recuperare una somma richiesta dal Parlamento Generale del Regno di Sicilia alla città di Piazza per ammodernare la strada che da Palermo conduceva a Piazza, Caltagirone, Noto, fino a Siracusa. Attualmente il complesso di Torre di Pietro fa parte dell’azienda agricola di Filippo Settimo.

Rita Bevilacqua




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