Rete ospedaliera siciliana: si va verso la scomparsa di strutture e svariati reparti

Rete ospedaliera siciliana: si va verso la scomparsa di strutture e svariati reparti

- in Salute





In data 1 luglio 2016 è stato notificato ai direttori generali delle aziende ed enti del Servizio Sanitario Regionale il decreto n. 1188 del 29 giugno 2016; atto che costituisce un passaggio intermedio ma necessario, per la rendicontazione al Ministero Economia e Finanza, del percorso intrapreso dalla Regione Sicilia per la rideterminazione ed efficientamento della rete ospedaliera regionale e adeguamento della stessa al D.M. 70 del 2015 (Standard Ospedaliera), percorso che dovrebbe avere termine al 31 dicembre 2017.

Al pari del D.A. 46 del 2015, impugnato dall’Anaao Assomed Sicilia di fronte al presidente della Regione Sicilia, on. Rosario Crocetta, il giudizio su questo nuovo passaggio non è assolutamente positivo. Tutt’altro.

Persistono e si aggravano le perplessità in merito al mantenimento delle reti assistenziali tempo dipendenti. Interi territori, da Patti (ME) a Cefalù (PA) ad esempio, non vi è una UTIC né è prevista alcuna emodinamica (e va a farsi benedire il concetto di “golden hour”) e per chi conosce bene le impervie aree dei Nebrodi e delle Madonie, deve augurarsi che circa 600.000 abitanti della Sicilia (parte delle aree metropolitane di Enna, Messina e Palermo) non soffrano di cuore.

Scarsa attenzione viene data alle malattie respiratorie e renali. Nonostante i dati preoccupanti sull’incidenza della terapia dialitica nell’insufficienza renale cronica, presentati recentemente alla VI Commissione Legislativa.

E ancora, la scomparsa delle Strutture Complesse di Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza, che rappresentano garanzia di accesso alla rete dell’emergenza e di ricoveri tempestivi e appropriati. In intere provincie (Agrigento, Messina, Catania) i Pronti Soccorsi non sono autonomi ma affidati alla gestione delle Unità di Medicina Generale.

 Ancora la riduzione delle Lungodegenze, al di sotto degli standard previsti, con buona pace delle dimissioni protette e dei percorsi di riabilitazione.

Se questo è un passaggio intermedio, non osiamo immaginare la fine del percorso.

 LA RICHIESTA DI ANAAO SICILIA: “SBLOCCARE DEFINITIVAMENTE LE PROCEDURE DI RECLUTAMENTO DEL PERSONALE

L’unica situazione utile, sulla quale già da oggi impegniamo l’ass.re regionale alla Sanità Baldo Gucciardi – visto il placet di Roma (il decreto notificato nel termine del 30 giugno ne è una prova) – è che ora si SBLOCCHINO DEFINITIVAMENTE LE PROCEDURE DI RECLUTAMENTO DEL PERSONALE delle Aziende ed Enti del S.S.R., in accordo alla circolare 25881 del marzo scorso.

E che si faccia presto perché un’estate pesantissima sta iniziando e, come sempre, le direzioni generali procederanno in ordine sparso attivando incarichi temporanei, in larga parte non in linea con la normativa nazionale e regionale.

Ora diciamo BASTA!” è il monito di Pietro Pata, segr. reg.le Anaao Assomed Sicilia. “E’ il momento che l’assessore riporti tutti al rispetto della legalità, impedendo fughe in avanti o rallentamenti che in larga parte nascondono interessi poco limpidi”.



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