L’antica tela di Sant’Isidoro agricola presente nella chiesa Maria SS. della Stella

L’antica tela di Sant’Isidoro agricola presente nella chiesa Maria SS. della Stella

Tela di sant'Isidoro agricola chiesa Maria SS della Stella BarrafrancaIl 15 maggio la Chiesa festeggia Sant’Isidoro agricola, patrono degli agricoltori, dei raccolti e dei campi. Oggi parliamo di questo Santo perché a Barrafranca (EN) si conserva, nella chiesa Maria SS. della Stella, un antico quadro raffigurante il Santo. Proveniente dall’ex chiesa del Purgatorio (si trovava vicino alla chiesa Maria SS. della Stella e fu abattuta intorno al 1957, per costruire gli attuali locali parrocchiali), l’opera reca la firma Pietro D’Asaro, ma non la data di esecuzione, posta da alcuni studiosi intorno al 1620. Quest’artista, detto il monocolo di Racalmuto (AG), nasce intorno al 1579 e opera in tutta la Sicilia fino al 1647, anno della sua morte. Molte sono le opere, soprattutto di argomento religioso: S. Michele arcangelo della chiesa dell’Itria di Racalmuto, l’Immacolatacon i SS. Francesco e Chiara della chiesa madre; Martirio dei SS. Crispinoe Crispiniano, firmato e datato, per l’oratorio omonimo di Termini Imerese, oggi nella chiesa di S. Carlo; la Madonna dell’Itria della chiesa omonima di Racalmuto, solo per citarne alcune. Altre sono conservate nella Galleria di palazzo Abatellis a Palermo.  Fu discepolo del grande Filippo Paladini che, nato a Firenze nel 1544, si trasferì in Sicilia nel 1601 e morì a Mazzarino (CL) nel 1614.

Il culto di Sant’Isidoro si diffuse in Sicilia negli anni del vice regno spagnolo (1516 -1713), in quanto il Santo è  patrono della città di Madrid e protettore della Famiglia Reale di Spagna. Molti i paesi della Sicilia che ne festeggiano il culto, come a Giarre (CT) di cui ne è il patrono, e molte chiese siciliane sono a lui dedicate. La presenza del quadro ci può far ipotizzare che anche a Barrafranca vi era il culto del Santo, protettore dei campi e dei raccolti.

Sant’Isidoro nacque a Madrid intorno al 1070 e lasciò giovanissimo la casa paterna per essere impiegato come contadino. Grazie al suo impegno i campi, che fino allora rendevano poco, diedero molto frutto. Nonostante lavorasse duramente la terra, partecipava ogni giorno all’Eucaristia e dedicava molto spazio alla preghiera, tanto che alcuni colleghi invidiosi lo accusarono, peraltro ingiustamente, di togliere ore al lavoro. Quando Madrid fu conquistata dagli Almoravidi, si rifugiò a Torre laguna, dove sposò la giovane Maria. Un matrimonio che fu sempre contraddistinto dalla grande attenzione verso i più poveri, con cui condividevano il poco che possedevano. Nessuno si allontanava da Isidoro senza aver ricevuto qualcosa. Morì il 15 maggio 1130. Venne beatificato il 02 maggio 1619 da papa Paolo V e canonizzato il 12 marzo 1622 da papa Gregorio XV. Le sue spoglie sono conservate nella chiesa madrilena di Sant’Andrea. E’ patrono della città di Madrid.

Nella foto,  la statua che si vede posta davanti alla tela, è quella di San Luigi Gonzaga.

Rita Bevilacqua

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