San Pietro perde “la chiave” mentre San Taddeo “i pesci” durante la processione della domenica di Pasqua

San Pietro perde “la chiave” mentre San Taddeo “i pesci” durante la processione della domenica di Pasqua

San Pietro durante la prima corsa alla ricerca di Gesù (in mattinata) in piazza Fratelli Mesisna perde la chiave mentre San Taddeo (in serata) dopo aver accompagnato Gesù Risorto davanti la chiesa “Grazia” e durante la strada del ritorno perde i pesci. Due simboli importanti per la tradizione cristiana dato che Pietro si caratterizza perchè è l’apostolo a cui sono state donate le chiavi del Paradiso ( oltre a questo viene ricordato con altri simboli quali il libro in quanto a lui sono attribuiti alcuni scritti; il gallo perché Gesù gli predisse che al canto del gallo Pietro lo avrebbe rinnegato tre volte; e, infine, la barca e la rete in quanto riguardavano la sua attività di pescatore). La domenica mattina l’apostolo Pietro, durante la corsa, quindi, ha perso la chiave, la quale, tutta in legno (ha più di due secoli di vita) cadendo a terra per fortuna ha subito una minima rottura che deve essere riparata per il prossimo anno. I portatori di San Pietro la cui fisionomia incute, piacevolmente, anche paura ai più piccoli, arrivano dalla Germania (Pietro Costa e il figlio) e ogni anno lasciano il lavoro per continuare una tradizione antica e piena di fascino. Quest’anno la domenica di Pasqua è stata caratterizzata (questa volta alla fine della processione serale) anche per la caduta dei pesci ad un’altro apostolo, San Taddeo, il quale dopo aver accompagnato il “Gesù Risorto”, assieme ad altri apostoli, si è lasciato al suo dei tamburi, ha compiuto un tratto di strada con un passo più accentuato, perdendo però i pesci raccolti da alcuni giovani musicisti della banda musicali “Città di Barrafranca”. Anche l’apostolo Taddeo era un pescatore e viene rappresentato dalla rete e dai pesci. La domenica di Pasqua si caratterizza per la presenza dei Santoni che assieme a Gesù Risorto e alla Madonna sono i protagonisti di una processione che richiama non solo turisti ma anche una comunità barrese che è in festa. Una iniziativa riuscita grazie alla collaborazione fatti della Pro Loco, le parrocchie, alcune associazioni e volontari che hanno contribuito a “Salvare la manifestazione del giorno di domenica di Pasqua”.  Quest’anno “A Giunta” verrà ricordata anche per l’assenza di un santone, Sant’Andrea, che è in possesso di privati e che lo scorso anno partecipò solo la mattina mentre domenica scorsa ha fatto registrare l’ ennesima assenza che ha “addolorato” tutta la comunità locale. 

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