Epidemia da Virus Zika, cosa c’è da sapere

Epidemia da Virus Zika, cosa c’è da sapere

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Dopo l’AIDS, l’Ebola, l’Aviaria anche l’epidemia causata dal virus chiamato Zika mostra la sua pericolosità tanto da poter essere considerato come un vero flagello contro l’umanità.  In realtà il virus era noto già nel 1946 essendo stato isolato per la prima volta nelle scimmie e nelle zanzare in Nigeria. Isolato nel 1954 nell’uomo era causa di patologie leggere simili ad una normale influenza. Allo stato attuale il virus è divenuto molto aggressivo e a causa del suo vettore abituale, la zanzara, si è diffuso  al di là dei confini africani sino a  balzare ai doveri di cronaca per la diffusione epidemica nei paesi del Sud America e particolarmente i Brasile. I ricercatori non comprendono se a potenziare l’aggressività del virus sia stata data da una manipolazione genetica al virus stesso o alle zanzare che lo diffondono o sia stato un ribellione della natura considerata la drastica modificazione del clima e da una alterazione dell’equilibrio dell’ecosistema ad opera dell’incuria dell’uomo. Il virus Zika viene trasmesso principalmente dalla puntura di zanzare infette della specie Aedes. Queste zanzare di solito depositano le uova vicino o in depositi di acqua stagnante come secchi, bacinelle, ciotole per animali, vasi di fiori e piante. Sono aggressive di giorno, prediligendo gli umani.  Le zanzare si infettano succhiando sangue contaminato e a loro volta lo trasmettono ad altri soggetti tramite puntura. L’infezione si trasmette anche da madre infetta a figlio durante il periodo di gestazione. La trasmissione del Zika avviene anche tramite le trasfusioni  e i contatti sessuali ricalcando con ciò la trasmissione tipica del virus HIV responsabile dell’AIDS. La sintomatologia da virus Zika avviene dopo 2-7 giorni d’incubazione ed è caratterizzata da febbre  con puntini sulla pelle simile alle malattie esantematiche, dolori articolari con gonfiore delle piccole articolazioni (mani e piedi), cefalea e congiuntivite. La malattia si risolve spontaneamente entro una settimana e senza complicanze; fortunatamente non sono stati registrati, sinora casi mortali. Solo nel 25% dei casi la malattia decorre in maniera asintomatica.  Il Ministero della Salute del Brasile sta segnalato una correlazione tra diffusione dell’epidemia del virus Zika e aumento nella popolazione di disturbi al sistema immunitario e sistema nervoso simili alla sindrome di Giullain – Barrè (che in alcuni casi è mortale) e aumento dei neonati con microcefalia (testa  più piccola della norma) con conseguenti deficit cognitivi, nati dalla genitrice che ha contratto il virus in gravidanza. E’ stato consigliato alle donne gravide di rimandare viaggi nelle zone endemiche per evitare il contagio mentre per le donne in gravidanza e residenti nelle aree di diffusione l’utilizzo di repellenti con l’osservanza di altri  accorgimenti di prevenzione. Nel caso della sintomatologia sopraccitata e  in caso di viaggi recenti nelle zone endemiche il medico può richiedere esami del sangue per la ricerca del virus Zika o Dengue (trasmesso dalla stessa specie di zanzara). Non è disponibile per questo virus il vaccino e pertanto la strategia preventiva nelle aree a rischio  prevede al momento una protezione dalle zanzare:

  • Usare idonei repellenti contro gli insetti
  • Nel caso di uso combinato di creme solari e repellenti anti-insetti, applicare prima le creme e poi i repellenti.
  • Non mettersi il repellente sulla pelle sotto i vestiti.
  • Trattare i vestiti con permetrina o comprare vestiti tratti con permetrina.
  • Se il tempo lo permette, indossare camice a maniche lunghe e pantaloni lunghi.
  • Usare l’aria condizionata o zanzariere alle finestre/porte per tenere le zanzare all’esterno. Se non è possibile proteggersi dalle zanzare in casa o in albergo, dormire sotto una zanzariera da letto.
  • Aiutare a ridurre il numero di zanzare svuotando l’acqua stagnante presente nei recipienti quali vasi e sottovasi di piante o secchielli o fontanelle o altro.
  • Bonifica tombini, fontane e laghetti urbani.




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