Comune verso il dissesto. L’amministrazione reputa responsabile il consiglio che “non ha voluto equilibrare i conti”. Replica dei consiglieri: ” la sindacatura Lupo è stato un fallimento perchè in 90 giorni non ha mantenuto la parola data. Si dimetta e chieda scusa al consiglio e cittadini”

Comune verso il dissesto. L’amministrazione reputa responsabile il consiglio che “non ha voluto equilibrare i conti”. Replica dei consiglieri: ” la sindacatura Lupo è stato un fallimento perchè in 90 giorni non ha mantenuto la parola data. Si dimetta e chieda scusa al consiglio e cittadini”

Non approvato il piano di equilibrio perché non è stato rispettato il termine perentorio di novanta giorni. L’ente in forte difficoltà finanziaria vacilla dato che il termine ultimo per l’approvazione sul bilancio di previsione 2014 è scaduto e proprio ieri (nelle mattinate dopo le 2,15) dopo ben oltre sei ore di seduta consiliare si sono discussi vari punti all’ordine del giorno tra cui quelli inerenti alla situazione finanziaria dell’ente. Undici consiglieri sul piano di riequilibrio e sul bilancio di previsione e consuntivo 2014 hanno rinviato alla Giunta Muncipale l’atto perché oltre a punti di criticità << la dichiarazione della segretaria in aula della dott. Crescimana ribadiva il termine ultimo di approvazione del piano al 9 di settembre scorso>>. L’amministrazione comunale con il sindaco Salvatore Lupo ha fatto ricorso al Tar ( contrariamente di quanto espresso dal presidente del consiglio, Zuccalà) e a questo in aula, a detta dei consiglieri, si è aggiunto un ricorso di una cittadina che risulta essere la sorella dell’assessore comunale Lillo Pistone, quest’ultimo assente durante la seduta in aula. Diversi consiglieri in aula hanno criticato l’operato del sindaco il quale è ricorso al Tar da privato cittadino seppur <<abbia nominato un legale a spese dell’ente>>. “Non capisco – afferma il presidente del consiglio, Calogero Zuccalà – il comportamento dell’amministrazione che ricorrendo al Tar impugnava una mia nota, nonostante avessi più volte manifestato la mia volontà e disponibilità, nella quale non vi era alcun diniego a convocare il consiglio comunale”. Invece per l’amministrazione il termine sarebbe scaduto ieri (24 settembre). “ Il consiglio comunale a maggioranza – afferma l’assessore comunale al bilancio, Sandro Tambè – al di la delle dichiarazioni di facciata e di rito, ha espresso la chiara volontà di non voler equilibrare i conti del comune. La penalità che la legge offre è quella di far scattare tutti meccanismi della procedura del dissesto”. Già in paese gira la voce che il comune va in dissesto finanziario e c’è chi va a cercare i responsabili. Un video fatto circolare su facebook (dichiarazioni da parte del sindaco Lupo) <<intimerebbe>> il consiglio comunale nei giorni antecendenti al consiglio a votare il piano altrimenti si andrebbe al dissesto mentre i consiglieri hanno reputato quest’azione l’ennesimo fallimento dell’ amministrazione Lupo. “ Il sindaco e l’amministrazione si dimetta per quello che ha fatto – affermano consiglieri dell’ex maggioranza come Vetriolo e Paternò – e chieda scusa ai cittadini e al consiglio”. A dare l’avvio al piano di riequilibrio lo scorso giugno sono stati anche consiglieri che ieri hanno ribadito come l’amministrazione non abbia mantenuto la parola data << non presentando il piano entro il termine di scadenza>>. Intanto l’omissione della deliberazione del dissesto l’articolo 247 del Tuel precisa che se l’organo regionale di controllo viene a conoscenza dell’eventuale condizione di dissesto, dai bilanci di previsione, dai rendiconti o da altra fonte chiederà chiarimenti all’ente e motivata relazione al revisore unico dei conti assegnando un termine, non prorogabile, di trenta giorni.

 

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